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Fornasari Ippolito, Arciprete

lapide

Schede

CHRISTO PONT(IFICE) OPTIMO
AUGUSTAE V(IRGINI) M(ARIAE) MATRI
HIPPOLYTUS ABBA FORNASARIUS BON(ONIENSIS) G(ENERIS ?) NOB(ILIS)
IN PATR(IO) ARCHIGYM(NASIO) I(URE) C(ONSULTUS) DE MANE PRIM(A?) EMER(ITUS?) D(OCTOR?)
Eminet Illa Caput Tuscorum in Vertice Montis
Illuc Productis Felsina Porticibus
Templi muro Hanc Virgo auget Domus Aurea Caeli
Porta Vigil Turris David in Hospitium
Fitque sequens Ventrem Partus cum Virgine Civis
Filius utque Videns Optimus Excubitor
Sic Caput imminuit Quod Roma in Civibus est Urbs
Augusta et Primi Regia Pontificum
Anno 1693

Via Saragozza 81. Anno di posa non noto

Traduzione

"A Cristo Ottimo Pontefice; a Maria Vergine, Augusta Madre, Ippolito Abba Fornasari, bolognese di nobile famiglia, giureconsulto nel patrio Archiginnasio, ben presto (?) Dottore emerito (?)." "Quella (basilica) si innalza, come capo dei (monti) Toscani, sul vertice del colle, essendo stati condotti fino a lassù i portici da Felsina; la accresce con il muro della chiesa la Vergine, aurea casa del cielo, vigile porta, torre di David, per (dare) ospitalità. La prole segue il ventre (che l'ha generata), con la Vergine il cittadino (è) un figlio e, quando osserva, un'ottima sentinella. Così questa cima sminuisce il fatto che Roma tra le città è la Augusta e la sede del primo dei Pontefici. Anno 1693."

Nota:
L'iscrizione, pubblicata nel 1986 in «Strenna storica bolognese», vol. 36, p. 377, presenta diversi punti oscuri. La traduzione è un tentativo non esaustivo di rendere tutti gli elementi del testo.