Fin Raineri

Fin Raineri

17 giugno 1903 - [?]

Note sintetiche

Occupazione: Coltivatore diretto

Riconoscimenti

  • Partigiana/o ( 9 settembre 1944 - 21 aprile 1945)

Scheda

Raineri Fin, da Alessandro e Maria Cabianca; nato il 17 giugno 1903 a Brogliano (VI). Iscritto al PPI. Coltivatore diretto. Di famiglia profondamente cattolica, stabilitasi alla Gaiana (Castel San Pietro Terme), nel 1929, svolse anche come dirigente della GIAC per la plaga di Budrio (1935), attività antifascista.
Dopo l' 8 settembre 1943, con gli amici ex-popolari Umberto Galanti e Giuseppe Gollini e con Armando Caroli, d'accordo con il parroco don Mario Castellini, preso contatto con «gli antifascisti di sicura e vecchia conoscenza», socialisti e comunisti, collegatosi con la formazione del PdA, contribuì alla costituzione del CLN di Castel San Pietro Terme, del quale fece parte. Incurante della vicinanza alla propria abitazione della sede del comando delle forze tedesche, svolse, nella zona della Gaiana, un'attiva opera di propaganda contro la trebbiatura, convincendo, tra l'altro, alcuni fascisti a disertare. Già più volte fermato, nel febbraio 1945, per avere espresso «gravi giudizi sul nazifascismo in occasione delle gravi azioni di rapina operate da soldati tedeschi in casolari isolati della vicina frazione di San Giovanni», venne arrestato. Ritenuto «un capo», interrogato e minacciato, venne condannato all'impiccagione. L'intervento di un comandante della polizia dei paracadutisti tedeschi permise la commutazione della pena di morte a quella di 15 giorni di lavoro a scavare trincee davanti alle prime linee, poi a scavare le postazioni per le mitragliatrici attorno alla propria casa, che era sulla linea del fuoco e fu bombardata e distrutta. Non mancò di sabotare la ritirata dei tedeschi. Tra i primi aderenti alla DC fu in contatto con Achille Ardigò, collaborando specialmente per i problemi del lavoro e sindacali.
Riconosciuto partigiano nella 66a brigata Jacchia Garibaldi dal 9 settembre 1944 alla Liberazione. Testimonianza in S. Prati, La Resistenza a Castel San Pietro, Imola, 1975, pp. 98-103. [A]

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