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Girolamo Farnese

3 Settembre 1599 - 18 Febbraio 1668

Scheda

ARMA: D'oro a 6 gigli d'azzurro posti 3-2-1.
Lo scudo è sormontato da un cappello cardinalizio con cordoni e fiocchi laterali.
Il cartiglio sottostante dice: HYERO· TIT· S· AGNETIS / S·R·E· PRES· CAR· FARNES· / DE LAT· LEG· 1658·
(Cardinale Gerolamo Farnese. Titolare di S. Agnese. Presidente di S.R.C. Legato «a latere» 1658).
Qui l'arma Farnese a differenza di quella di Ferdando, è correttamente raffigurata.

Le origini dei Farnese sono poco note, forse essi erano di ascendenza longobarda, forse francese. Come che sia, sembra che il nome derivi dal piccolo borgo Farnese posto nel Ducato di Castro tra il lago di Bolsena ed il Mar Tirreno. Nel XIII sec. i loro possedimenti erano posti nella Diocesi di Toscanella poco lontano da Civitavecchia.
Da modesti feudatari, sfruttando il loro talento militare, allargarono la loro influenza sui territori circostanti e in particolare nella città di Orvieto e di Viterbo, dove furono più volte podestà o consoli. Già nel 1154 Prudenzio Farnese accoglieva in Orvieto Adriano IV fuggiasco da Roma. Quando Enrico VI di Germania assalì Orvieto, un Pietro Farnese provvide validamente alla sua difesa.
I Farnese furono sempre di parte Guelfa ed il Papato trovò in loro i suoi validi difensori. Nel 1254 Ranuccio Farnese combatteva per conto di Urbano IV e Guido Farnese, Vescovo di Orvieto dal 1302 al 1328, combatté i ribelli di Romagna per conto di Giovanni XXII. Pietro Farnese nel 1361 riportò Bologna sotto l'obbedienza della Santa Sede. Il vero fondatore però, della fortuna della famiglia, fu Ranuccio Farnese il «Vecchio» che divenne Senatore di Roma nel 1417 e Capitano Generale delle truppe pontificie. Gregorio XII, Martino V ed Eugenio IV lo ricompensarono infeudandolo di numerosi castelli e vasti territori. Così da piccolo feudatario, diventò capo di un vero e proprio principato feudale posto tra il sud e l'est del lago di Bolsena, comprendendo Farneto, Ischia, Canino, Badia del Ponte, Terramano, Latera, Gradoli, ecc. Con il matrimonio contratto dai figli Gabriele e Pier Luigi rispettivamente con Isabella Orsini e Giovanella Caetani, i Farnese entrarono nell'alta aristocrazia romana.
Pier Luigi fu padre di Alessandro il futuro Paolo III e di Giulia la «Bella» famosa per essere stata l'amante di Alessandro VI. Il figlio di Paolo III Pietro Luigi, divenne Duca di Parma e Piacenza fondando la dinastia dei Farnese Duchi di Parma e Piacenza che durò fino al 1731. I Farnese dettero alla Chiesa oltre che Papa Paolo III cinque cardinali e molti vescovi.

Gerolamo Farnese nacque a Latera nel 1599, figlio di Mario Duca di Latera e di Camilla Lupi di Soragna.
Studiò filosofia al Collegio dei Nobili a Parma e proseguì i suoi studi di diritto in varie università. Nominato Cameriere d'Onore da Paolo V divenne poi Referendario delle Due Segnature.
Nel 1639 Urbano VIII lo designò Nunzio presso la Confederazione Elvetica poco dopo averlo nominato Vescovo di Patrasso.
Durante i 5 anni della sua nunziatura, si adoperò attivamente per la restaurazione cattolica e per ristabilire la disciplina ecclesiastica, visto il profondo livello di degrado di costumi, disciplina e organizzazione in cui navigava la Svizzera. Il suo impegno politico e diplomatico fu anche improntato alla sorveglianza del comportamento degli Svizzeri nei confronti di Spagna e Francia durante la guerra dei Trent'anni.
Richiamato a Roma nel 1644 divenne Segretario della Congregazione dei Vescovi.
Innocenzo X nel 1650 lo nominò Vicecamerlengo e Governatore di Roma dove si fece notare per la sua severità nel perseguire ogni abuso. Nel 1658 venne creato Cardinale Prete con il titolo di S. Agnese ma già nell'anno precedente era stato nominato legato a Bologna dove rimase fino al maggio del 1662.
La sua legazione fu caratterizzata dalla grande energia con cui ristabilì l'ordine pubblico e dai grandi lavori urbanistici da lui intrapresi.
Fu lui a commissionare la nuova decorazione della Sala Regia del Palazzo Comunale che da allora prese il nome di Sala Farnese. 
Commissionò all'architetto Canali la realizzazione della facciata sud di Palazzo d'Accursio e all'architetto Provaglia commissionò l'erezione della porta Galliera, terminata nel 1661, in sostituzione dell'antica. 
Manifestò anche interesse nei confronti delle attività produttive delle corporazioni, visitando mulini e setifici dell'Appennino, preoccupandosi di garantire la qualità dei prodotti e di evitare frodi. Riuscì anche a limitare in maniera sensibile l'opera dei falsari ma, sopratutto nell'ultimo periodo, non riuscì a contenere gli eccessi e i delitti della nobiltà.
Nel Conclave del 1677, dopo essere stato uno dei papabili più in vista, favorì l'elezione di Clemente IX.
Pochi mesi dopo, il 18 febbraio del 1668 moriva; ultimo della branca dei Farnese di Latera, lasciò alla sua morte tutti i suoi beni per creare 6 prebende canoniche a Latera e due cappellanie nella Chiesa di Gesù a Roma dove venne sepolto.