Fanteria - 75° e 76° reggimento, brigata Napoli

Fanteria - 75° e 76° reggimento, brigata Napoli

Scheda

La Brigata riunisce i battaglioni del 75°, di stanza a Siracusa, e del 76° Fanteria, di stanza a Messina.

Anno 1915
La Brigata si trova all'inizio delle ostilità nei pressi di Cividale, alle dipendenze della 24a divisione. Il 12 giugno viene fatta schierare sulle alture della riva destra dell'Isonzo, a nord-ovest del Monte Sabotino: durante la I battaglia dell'Isonzo gli uomini partecipano ad azioni proprio contro le alture del Sabotino.
Dopo un periodo di riposo, alla fine di settembre la Brigata è di nuovo in trincea, schierata fra il Monte Sei Busi e l'abitato di Selz (nei pressi di Ronchi): da qui prende parte alle operazioni della III battaglia dell'Isonzo agendo contro i Monti Cosich e Debeli (sopra Monfalcone). La IV battaglia dell'Isonzo vede la “Napoli” tornare ad attaccare le posizioni del Monte Sei Busi, dove poi rimane fino alla fine dell'anno a presidio dei tratti di fronte qui conquistati.

Anno 1916
Gli uomini della “Napoli”, dopo un periodo di riposo trascorso ad Aquileia, rientrano in linea nella prima metà di febbraio nel settore di Monfalcone, alle dipendenze della 16a divisione: qui vi rimangono sino al 12 luglio. Per via di alcune azioni condotte contro le alture della zona, la Brigata ha perso nel corso di questo periodo oltre 3000 uomini e 96 ufficiali: per questo la truppa è inviata a Strassoldo (sotto Palmanova) per riordinarsi.
La “Napoli” è chiamata di nuovo in azione in occasione della Battaglia per Gorizia (VI dell'Isonzo): il 13 agosto è dislocata a Peteano a disposizione della 23a divisione; da qui alcuni suoi battaglioni, destinati come rincalzi per altre unità, concorrono ad alcuni attacchi contro il Monte Pečinka (un'altura vicina all'abitato di Boscomalo / Hudi Log). Dopo un breve periodo di riordino, il 12 settembre la truppa è di nuovo nel settore del santuario di San Grado di Merna (sul Monte Grado, situato nel comune di Merna-Castagnevizza / Miren-Kostanjevica) per partecipare alla VII battaglia dell'Isonzo: assieme alla Brigata Granatieri concorre alla conquista dell'altura, dove vengono catturati anche 800 prigionieri avversari. Anche nel corso dell'VIII battaglia dell'Isonzo la “Napoli” conduce azioni in questo settore, ma ora il nemico oppone una resistenza ostinata. Gli obbiettivi rimangono gli stessi anche nel caso dell'ultima offensiva dell'anno (IX battaglia dell'Isonzo), al termine della quale vengono conquistati Poggio Pelato e quota 123.
Il 13 novembre la Brigata è sostituita e trasferita di riposo a Santa Maria la Longa (sopra Palmanova). Passata quindi alle dipendenze della 7a divisione, il 20 è operativa nella zona di Tolmino, dove i reparti si alternano fino alla conclusione dell'anno.

Anno 1917
La Brigata rimane nella zona di Tolmino fino ai primi di agosto. Il 13 settembre, quando è ancora in corso l'offensiva per la conquista dell'Altipiano della Bainsizza, la “Napoli” è impegnata sul fronte che da Lom di Canale (sl. Kanalski Lom) va a Lom di Tolmino (sl. Tolminski Lom), quindi il giorno successivo riesce ad occupare il paese di Log (sl. Gorenji Log) e gran parte del Costone omonimo.
Nella notte del 23 ottobre, allo scoccare dell'offensiva austro-tedesca, alla Brigata è ordinato di mettersi a disposizione della 19a divisione: il 76° è inviato di presidio presso le posizioni del Monte Piatto (sl. Trniški vrh, nel settore di Tolmino), con un battaglione avanzato tra Monte Plecia (sl. Pleče) e quota 174, mentre il 75° rimane di riserva. Alcune compagnie (9a, 10a ed 11a) del 76°, rimaste isolate ed accerchiate dal nemico, sono catturate. La sera del 24 ottobre la Brigata passa alle dipendenze della 3a divisione ed il giorno successivo, assieme agli uomini della “Elba”, occupano le linee del passo Zagradan (sl. Za gradom). Dopo essere stati quasi interamente travolti dal nemico in marcia, i resti dei due reggimenti della “Napoli” ripiegano, raggiungendo il 28 ottobre il Tagliamento a Pinzano. Attraversato il fiume il 1° novembre, la truppa raggiunge Mestrino (nel Padovano) il 9 novembre. Riunitasi nei pressi di Parma il 23 novembre, là la Brigata rimane in vista di un suo riordino.

Anno 1918
Dopo un lungo periodo di istruzione trascorso a Rezzato, nel Bresciano, il 18 aprile la Brigata comincia il suo trasferimento verso la regione francese delle Argonne. Qui entra in linea il 12 maggio, tra Avocourt e Vauquois. Nella prima metà di giugno gli uomini si spostano presso Reims, nel settore del bosco di Bligny.
Nel luglio, all'inizio dell'offensiva tedesca (battaglia dell'Ardre), il 75° è operativo a Bligny sul ponte sull'Ardre, mentre il 76° è di riserva a La Ferme d'Écueil: dopo un violento bombardamento su tutto il fronte del fiume, il nemico attacca a fondo, ma i due reggimenti riescono a resistere sulle posizioni di seconda linea. Il 20 luglio la Brigata viene fatta ritirare; portatasi quindi nel settore di Verdun, il 12 agosto è in linea a Lachalade.
Nella seconda metà di settembre, dopo un breve periodo di riposo presso Château-Thierry, gli uomini sono in linea nel settore di Limé, a Cys-la-Commune (ad est di Soissons). L'avanzata alleata porta le truppe italiane ad occupare il villaggio di Chavonne, oltre il fiume Aisne; attraversatolo, la sera del 29 settembre il 76° occupa il villaggio di Soupir. Forzata la linea del canale dall'Oise all'Aisne il 10 ottobre, la Brigata raggiunge di slancio dapprima Moussy-Verneuil, quindi lo Chemin des Dames, infine il villaggio di Sissonne (ad est di Laon), dove la linea difensiva nemica costringe all'arresto. Qui fino al 5 novembre i battaglioni si alternano in prima linea, fra ricognizioni e la preparazione della nostra offensiva. Quando il nemico ad inizio novembre è costretto ad un ulteriore ripiegamento, i reparti ricominciano ad incalzare le truppe degli Imperi Centrali, costrette ad abbandonare armi e munizioni.
L'11 novembre la cessazione delle ostilità vede la Brigata arrestarsi a Maubert-Fontaine, nella regione delle Ardenne.

Andrea Spicciarelli

FONTE: Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918, Vol. IV, Roma, Libreria dello Stato 1926, pp. 29-34

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Documenti
Brigata Napoli - 75° e 76° Fanteria
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Ministero della guerra, Stato maggiore centrale, Ufficio storico,
Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918,
Roma, Libreria dello Stato, 1924-1929
8 volumi

Pagina di storia da ricordare (Una)
Tipo: PDF Dimensione: 1.05 Mb

A. Alemanni, Una pagina di storia da ricordare - dalle memorie dello Stato Maggiore del 2° Corpo d'Armata Italiano in Francia. Estratto da "La Lettura - rivista mensile del Corriere della Sera", Milano, 1923.