Fanteria - 65° e 66° reggimento, brigata Valtellina

Fanteria - 65° e 66° reggimento, brigata Valtellina

Scheda

Sede dei reggimenti in tempo di pace: 65° fanteria, Cremona - 66° fanteria, Reggio Emilia

Allo scoppio della guerra la brigata si trova già in zona operazioni, il 24 maggio 1915 occupa senza resistenza la dorsale del monte Korada, schierandosi poi nel settore di Kambresko tra Canale e Bodrez.
La Valtellina partecipa alla 1° battaglia dell’Isonzo attaccando la testa di ponte nemica davanti a Tolmino: dopo una settimana di combattimenti riesce al 66° di occupare una trincea austriaca sul Santa Maria. Ripresa l’offensiva a metà agosto, i reggimenti della Brigata avanzano più volte sino ai reticolati nemici senza trovare varchi per passare; ogni tentativo è ricacciato dal pronto intervento delle riserve avversarie.
Durante la 3° e 4° battaglia dell’Isonzo, la Valtellina rinnova gli sforzi per la conquista del Santa Maria trovando difese nemiche vigili e reattive, così che la Brigata subisce pesanti perdite in soldati e ufficiali.
Nessun avvenimento notevole si verifica sul fronte della Valtellina durante il 1916, sempre in linea nel settore di Santa Maria di Tolmino. La 5° battaglia dell’Isonzo, lanciata dal Comando Supremo Italiano in marzo, vede la Brigata impegnata in azioni dimostrative.
A fine marzo la Valtellina si trasferisce a Brescia, poi torna in trincea nel settore delle Giudicarie nel tratto monte Melino, cima Pallone, senza operazioni di rilievo. Il 13 ottobre 1916 nuovo cambiamento di fronte, con destinazione il basso Isonzo.
Il 2 novembre entra in linea per proseguire gli attacchi alla quota 208 sud; le posizioni nemiche vengono conquistate e mantenute anche contro ritorni offensivi dell’avversario. A metà gennaio del 1917 la Brigata torna in Trentino nel settore del Pasubio tra il monte Corno ed il Cosmagnon, utilizzata per lavori di rafforzamento delle difese.
In vista della 11° battaglia dell’Isonzo la Valtellina ritorna in Carso, dove si schiera nel settore Selo – Stari Lovka; iniziatasi la grande battaglia, il 65° riesce ad occupare una importante posizione nemica facendo prigionieri.
Il 4 settembre 1917 il 65°trovasi in linea nel settore di Flondar, il nemico opera un poderoso ed improvviso attacco; il II° battaglione che tenta di opporsi viene annientato, gli austriaci penetrano sino alla galleria comando del reggimento: un nutrito lancio di bombe a mano provoca lo scoppio del deposito munizioni e tutto il comando del 65° reggimento rimane ucciso.
Il 10 settembre la Valtellina riparte per il Trentino, ed il giorno 30 si schiera in Val d’Ampola alle dipendenze della 6° divisione.
Nei primi mesi del 1918 la Brigata opera turni in trincea e a riposo tra Darfo e Bagolino, poi a metà settembre viene trasferita nei pressi di Vicenza, in ottobre occupa posizioni in Altipiano d’Asiago tra Sculazzon e Punta Corbin.
Il positivo svolgersi della Battaglia di Vittorio Veneto tra il Grappa ed il Piave, provoca lo sgretolamento del fronte nemico anche nel settore degli Altipiani, la Brigata Valtellina attacca lungo la Val d’Astico pressando il nemico da vicino sino all’armistizio del 4 novembre 1918.

Paolo Antolini.



 

 

 

Leggi tutto

Eventi

Vedi anche

Persone

51 biografie:

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z 0-9 TUTTI
Documenti
Brigata Valtellina - 65° e 66° Fanteria
Tipo: PDF Dimensione: 418.51 Kb

Ministero della guerra, Stato maggiore centrale, Ufficio storico,
Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918,
Roma, Libreria dello Stato, 1924-1929
8 volumi