Fanteria - 57° e 58° reggimento, brigata Abruzzi

Fanteria - 57° e 58° reggimento, brigata Abruzzi

Scheda

La Brigata riunisce i battaglioni del 57° e 58° Fanteria, di stanza a Padova.

Anno 1915
La Brigata, alle dipendenze della 15a divisione, allo scoppio della guerra occupa le posizioni tra Cima della Caldiera e la Rocchetta (nella parte settentrionale dell'Altipiano dei Sette Comuni). A metà giugno è nel settore della Valle del Vanoi (nel Trentino orientale), dove presidia la prima linea sino a tutto il mese di dicembre.

Anno 1916
Alla fine di gennaio la "Abruzzi" è trasferita nei pressi di Cormons, agli ordini dell'11a divisione, entrando in linea nel settore di Oslavia (nei pressi di Gorizia). Tra la fine di marzo e la metà di aprile alcuni reparti della Brigata sono dislocati nel settore del Monte Podgora. Riuniti poi nel loro organico, i reggimenti sono tradotti a fine luglio nella zona tra Medana e Cosana (sempre nel Goriziano), alle dipendenze della 24a divisione.
Ad inizio agosto, in vista della battaglia per Gorizia, gli uomini vengono fatti rientrare nel settore di Oslavia: ad essi è affidato il compito di sfondare le linee nemiche e di procedere quindi verso la sponda del fiume: a costo di sangunose perdite, l'Isonzo è oltrepassato il 9 agosto. I reparti si attestano quindi sulla ferrovia Salcano-Gorizia.
Dislocata quindi nel settore a Nord-Est della città la Brigata, alternando i reparti tra il servizio in linea e la messa a riposo, è stanziata qui sino alla fine dell'anno.

Anno 1917
La Brigata rimane nel settore goriziano fino al mese di aprile, quando in vista dell'offensiva verso il Monte Santo e la cima del Monte San Gabriele (X battaglia dell'Isonzo) viene chiamata ad operare nella zona a sud di Grazigna (sl. Grčna). Svariate puntate offensive verso quota 126 non hanno esito e nella seconda metà del mese di giugno, a causa delle gravi perdite subite, la Brigata è inviata a Valerisce (nei pressi di San Floriano del Collio) per riordinarsi.
Il 14 agosto la "Abruzzi" è sull'alto Isonzo e, in occasione di una visita del Presidente della Repubblica Francese Raymond Poincaré, le Bandiere dei reggimenti vengono decorate con la Croce di guerra francese con palma.
Il giorno successivo la Brigata, agli ordini della 22a divisione, è tradotta nella Valle dello Judrio: alle viste vi sono le operazioni per la conquista dell'Altipiano della Bainsizza (XI battaglia dell'Isonzo). Gli uomini si muovono all'attacco dei Monti Na Gradu e Veliki: presa la prima asperità, nei confronti della seconda gli austro-ungarici oppongono una strenua resistenza. Dopo un fallito tentativo di conquistare le posizioni del Monte Vertnik, i reparti sono sostituiti alla fine del mese.
Un mese dopo il loro ritorno nel settore del San Gabriele, i due reggimenti sono costretti a ripiegare a seguito della rotta di Caporetto. La marcia, che porta il 5 novembre la “Abruzzi” a Camposampiero (nel padovano) si svolge penosamente e sotto l'incalzare nemico, ma in definitiva senza incidenti.
Ad inizio dicembre, la Brigata rientra in linea agli ordini della 51a divisione tra il Col della Berretta e il Col Caprile – settori che fin dalla metà di novembre sono terreno di scontro tra italiani ed austriaci nella cosiddetta battaglia di arresto, combattuta verso il Monte Grappa. Là, tra l'11 e il 13 dicembre, il 57° e il 58° rintuzzano la pressione austriaca, ma questa tenacia non è sufficiente a difendere le posizioni che vengono quindi abbandonate: questi tre giorni di combattimenti costano alla Brigata la perdita di 2200 uomini, 70 dei quali ufficiali.
Per riordinarsi, la “Abruzzi” è inviata ad Oné (nel trevigiano), dove passa alle dipendenze della 17a divisione.

Anno 1918
Nella prima parte dell'anno i reggimenti si alternano in linea nel settore compreso tra Col del Miglio e Col Moschin quindi, in vista dell'ultima offensiva austriaca, con il 57° dislocato nelle seconde linee tra il Col Moschin e Col della Berretta, essi sono costretti a ripiegare a causa dell'avanzata nemica. Il giorno successivo le posizioni perdute sono però riprese con il concorso di altri reparti. Fino all'attacco finale, la Brigata permane in questo settore alternandosi nel presidio della linea del fronte.
La Battaglia di Vittorio Veneto vede impegnata la “Abruzzi” nella sortita verso il Col Caprile, ma gli attacchi non avranno effetto sino al 31 ottobre, quando il nemico cede su tutta la linea. Gli uomini della “Abruzzi” avanzano quindi in Val Cismon, giungendo a Castello Tesino (in Trentino) dove l'armistizio arresta la loro marcia.

Andrea Spicciarelli

FONTE: Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918, Vol. III, Roma, Libreria dello Stato 1926, pp. 125-128

Leggi tutto

Eventi

Vedi anche

Persone

62 biografie:

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z 0-9 TUTTI
Documenti
Brigata Abruzzi - 57° e 58° Fanteria
Tipo: PDF Dimensione: 496.72 Kb

Ministero della guerra, Stato maggiore centrale, Ufficio storico, Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918, Roma, Libreria dello Stato, 1924-1929, 8 volumi