Fanteria - 13° e 14° reggimento, brigata Pinerolo

Fanteria - 13° e 14° reggimento, brigata Pinerolo

Scheda

Il 24 maggio 1915 la Brigata Pinerolo passa il confine a sud di Palmanova, schierandosi di fronte alle linee austriache a protezione del paese di Selz. Iniziata la lotta per la conquista del pianoro carsico, la Pinerolo viene impiegata nella I° Battaglia dell'Isonzo (23 giugno -7 luglio 1915) contro il monte Sei Busi e le alture di Selz, riuscendo a conquistare alcuni trinceramenti nemici posti a difesa del paese. Nella II° Battaglia dell'Isonzo (18 luglio - 3 agosto 1915) i battaglioni rinnovano gli assalti contro gli stessi obiettivi; il 24 luglio al 14° fanteria riesce di penetrare nelle trincee del Sei Busi, ma il fuoco di distruzione delle artiglierie avversarie non permette di mantenere tali conquiste. Per l'alto numero delle perdite subite la Brigata è sostituita in linea ed inizia un periodo di riposo nelle retrovie. Ad ottobre viene posta in trincea ancora presso Selz ed il Sei Busi, che attaccherà senza risultati importanti durante la III°Battaglia dell'Isonzo (18 ottobre - 4 novembre 1915). Dimezzata negli effettivi, da metà novembre sino alla fine dell'anno la Pinerolo occupa il settore alle spalle delle officine Adria di Monfalcone, un fronte relativamente tranquillo. Nei primi mesi del 1916, alla Brigata vengono assegnati compiti di pattugliamento ed azioni dimostrative a sostegno degli attacchi affidati ad altre divisioni di fanteria; durante l'offensiva austriaca di maggio in Trentino - Strafexpedition - le assottigliate Brigate italiane rimaste a presidiate le trincee del Carso cercano di trattenere più forze nemiche possibili con attacchi continui e massicci. Lo stesso giorno dell'azione coi gas asfissianti operata dagli austriaci sul San Michele (29 giugno 1916) la Pinerolo conquista importanti trinceramenti a ridosso del paese di Doberdò, rintuzzando tutti i contrattacchi nemici così da permettere l'arrivo delle riserve che completano l'occupazione. Al termine della VI°Battaglia dell'Isonzo (6-17 agosto 1916) i due reggimenti ricevono l'ordine di attaccare le posizioni del Pecinka e del Veliki Hriback: dopo 3 giorni di lotta ininterrotta e violenta nessun risultato utile è raggiunto. Le gravi perdite subite, oltre 2000 caduti, inducono il Comando Supremo Italiano a ordinare la sospensione di ogni ulteriore attacco.
Tornata in riposo a Romans per ricostituirsi con nuovi complementi, la Pinerolo rientra in linea per partecipare alla VII° (14-18 settembre 1916) ed all’VIII°Battaglia dell'Isonzo (9-12 ottobre 1916), sempre contro il Pecinka ed Veliki Hriback. Solo durante la IX°Battaglia dell'Isonzo (31 ottobre-4 novembre 1916), alcuni battaglioni del 13° fanteria rompono le difese nemiche conquistando e mantenendo posizioni all'interno del bosco del Veliki; tali conquiste mettono in crisi la difesa anche del vicino Volkovnjach che cade il 3 novembre.
Fino a maggio del 1917 la Brigata alterna turni in linea ed a riposo in regione Hudi Log - Nad Bregom, poi, iniziata la XI°Battaglia dell'Isonzo (12 maggio 8 giugno 1917), opera di rincalzo ai battaglioni della Salerno e Catanzaro in direzione di Stari Lokva e Versic: in giorni di duri combattimenti vengono conquistate modeste trincee nemiche, e gli obiettivi finali pur raggiunti debbono essere abbandonati per il tiro di interdizione dell'artiglieria avversaria, divenendo praticamente terra di nessuno.
Riordinata e riposata, la Pinerolo torna in linea di fronte a Castagnevizza che attacca durante la XI°Battaglia dell'Isonzo (17 agosto - 11 settembre 1917). I suoi battaglioni si dissanguano contro le difese delle quote 251 e 244, non riuscendo a progredire per la resistenza ad oltranza adottata dagli avversari. La rottura del fronte a Caporetto costringe la Brigata ad azioni di retroguardia, il 30 ottobre sul fiume Livenza perde un intero battaglione ed il comando del 14° reggimento catturati da truppe tedesche; raggiunta finalmente la sponda destra del basso Piave, si impegna sino a fine dicembre 1917 nelle battaglie d'arresto.
Il 7 aprile 1918 la Brigata entra in linea sull'Altipiano d'Asiago nel settore Costalunga-Val Bella; il 15 giugno è sorpresa dalla offensiva austriaca (Battaglia del Solstizio); pur opponendo accanita resistenza i suoi reparti debbono sgomberare la prima linea del monte Val Bella poi del Costalunga, ritirandosi sulle estreme difese di settore. Nei giorni seguenti, scemando l'intensità dell'attacco nemico, sono riconquistati parte dei capisaldi perduti. Fino ad ottobre gli opposti schieramenti operano azioni di disturbo con pattuglie ed attacchi locali; iniziatasi la Battaglia di Vittorio Veneto, la Pinerolo impegna il nemico sempre più in difficoltà respingendolo lentamente verso il Passo di Vezzena, raggiunto tra il 3 e 4 novembre 1918, quando diventa effettivo l'armistizio di Villa Giusti.
Paolo Antolini

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Documenti
Brigata Pinerolo - 13° e 14° Fanteria
Tipo: PDF Dimensione: 743.86 Kb

Ministero della guerra, Stato maggiore centrale, Ufficio storico,
Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918,
Roma, Libreria dello Stato, 1924-1929
8 volumi

Bibliografia
Riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-18: vol. I, Brigate di fanteria
Ministero della Guerra, Stato Maggiore del R. Esercito, Ufficio Storico
1924 Roma Provveditorato generale dello Stato