Fanteria - 115° e 116° reggimento, brigata Treviso

Scheda

La Brigata si costituisce nei primi giorni di marzo 1915 ed è dislocata tra Marostica e Bassano, alle dipendenze della 34° divisione.
Il 3 giugno i reparti hanno il battesimo fuoco nelle trincee dell’altipiano d’Asiago nel settore del Passo Vezzena.
Il giorno 25 agosto il 115° partecipa all’attacco dei forti austroungarici del Basson e Busa Verle: pur dispiegando le sue truppe grande valore, i reticolati intatti fermano tutti gli assalti.
La Brigata permane sulle stesse posizioni in altipiano sino a dicembre 1915, operando con pattuglie ed impegnandosi nei lavori di rafforzamento delle posizioni difensive.
Nel gennaio del 1916 i due reggimenti sono trasferiti nel settore di Oslavia, di fronte alla testa di ponte nemica che proteggeva Gorizia. Mentre il 116° fanteria è in linea alla quota 206 del Podgora, viene attaccato da pattuglie austriache che riescono ad occupare alcune trincee avanzate; solo nei giorni seguenti dopo reiterati attacchi alla baionetta il nemico è respinto, sul campo di battaglia restano 37 ufficiali, 727 soldati, compreso numerosi dispersi. All’inizio della VI° battaglia dell’Isonzo alla Ivrea viene assegnato il compito di sfondare le linee avversarie per raggiungere il ponte di Peuma, sulla riva dell’Isonzo; i reparti italiani riescono nell’impresa ed il giorno 9 sono sulla sponda sinistra inoltrandosi nella città di Gorizia, tra le case di Borgo Carinzia.
Nei giorni seguenti l’Ivrea opera contro le posizioni austriache della quota 95, alle spalle di San Pietro di Gorizia, senza ottenere che modesti vantaggi sul terreno.
Dopo un breve periodo di riposo e riorganizzazione per le forti perdite subite, l’11 settembre la Brigata è impiegata contro la quota 98 del Sober e le vicine quote 102 e 123; l’obiettivo è raggiunto e mantenuto contro i ritorni avversari in tre giorni di lotta durissima. Il 2 gennaio 1917, l’Ivrea scende nelle retrovie, rilevata in linea dalla Messina.
Il 5 maggio il nemico riesce con violento attacco a riprendersi la quota 95 e 102; per il contrattacco viene chiamata la Brigata Ivrea, che dal 14 al 17 maggio opera con tutti i reparti per la riconquista delle posizioni perdute. Ritornata a riposo, viene poi inviata nel settore Zagorje – Dol, ed il 2 settembre il 115° entra in azione contro la quota 367 e poi q. 526 del Veliki krib; per la durezza degli scontri, il giorno 7 entra in battaglia anche reggimento gemello 116° fanteria. La battaglia non ha gli effetti sperati, tuttavia la Ivrea subisce forti perdite e viene mandata a riorganizzarsi nelle retrovie, dove attende l’arrivo dei complementi sino ai primi di ottobre. La XII° battaglia dell’isonzo e lo sfondamento nemico a Caporetto, sorprendono la Brigata alle dipendenze del XXIV° Corpo d’Armata; iniziatosi il ripiegamento la Ivrea si dirige su Auzza e sulle rive del torrente Torre, raggiunge poi il Piave ove si riunisce al grosso della 13° divisione.
Per le forti perdite subite la Brigata Treviso viene sciolta l’11 novembre 1917.
La Brigata Treviso viene ricostituita in Recoaro il 28 febbraio 1918, coi reggimenti nr. 99 e 100. Dopo un mese di addestramento i reparti sono in linea nelle trincee della Vallarsa, operando turni di pattugliamento e guardie. Il 9 luglio sostituisce in linea la Brigata Toscana nel settore del monte Cornone ed il giorno 12 il 99° fanteria attacca e conquista alcuni elementi di trincea nemica.
Il contrattacco austriaco è portato nei giorni 29 e 30 luglio, preceduto da violento fuoco d’artiglieria che non ottiene lo scopo per il grande coraggio dimostrato dai fanti della Ivrea. Durante la Battaglia di Vittorio Veneto, la Brigata Ivrea raggiunge il 1° novembre il monte Badenecche, il giorno 3 è in Val Sugana a Grigno ed il 4 novembre 1918 a Roncegno.
Paolo Antolini

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Documenti
Brigata Treviso - 115° e 116° Fanteria
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Ministero della guerra, Stato maggiore centrale, Ufficio storico,
Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918,
Roma, Libreria dello Stato, 1924-1929
8 volumi