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Giovan Battista Doria

Tra il 1530 e il 1540 - Ottobre 1609

Scheda

ARMA: Troncato d'oro e d'argento all'aquila spiegata e coronata di nero, membrata e imbeccata di rosso attraversante la partizione.
Lo scudo è sormontato da un cappello prelatizio violetto guarnito con cordone e due fiocchi di rosso e con cordoni e fiocchi laterali di violetto.
Il cartiglio sottostante dice: IOANNES BAPTISTA / DORIA PROTON. / GVBER. 1566( Giovan Battista Doria Protonotario. Governatore 1566).


Sembra che le origini della famiglia genovese dei Doria risalgano al X sec, quando un Adruino dei Visconti di Narbona, sposò Oria di Corrado della Volta da cui il cognome: figli d'Oria, poi con l'abitudine, la preposizione venne a saldarsi con il nome e quindi Doria. Trattasi però di un'antica tradizione senza alcun supporto documentario. La loro presenza documentata in Genova, risale invece al 1110.
A quell'epoca i Doria erano già ricchi ed imparentati con le più illustri famiglie genovesi. Essi abitavano fuori porta, nella parte occidentale della città, dove costituivano una specie di «enclave» relativamente autonoma: il cosiddetto «borghetto dei Doria».
Nel 1125 Martino Doria fece costruire nel borghetto la chiesa di S. Matteo che, in epoche successive, venne poi rifatta ed ampliata dai discendenti e dove, assieme all'Abbazia di S. Fruttuoso, sono raccolte le testimonianze delle glorie della casata.
I Doria che furono di parte ghibellina, erano già numerosissimi nel XIII sec, quando si contavano già ben 23 rami della famiglia.
La loro partecipazione alla vita politica della città fu sempre intensa, tanto da potersi affermare che le vicende di questa famiglia sono indissolubilmente legate alla storia della gloriosa Repubblica Genovese.
Grande il numero dei personaggi che, con le loro imprese, hanno segnato i momenti più alti della storia marinara di Genova.
Ansaldo Doria era alla guida dei legni genovesi che nel 1147 strapparono ai mori la città di Almeria in Spagna. Oberto era capo della flotta che nel 1284 vinsei i Pisani alla Meloria. Lamba comandava le galere genovesi che sconfissero a Curzola nel 1298 i veneziani, catturando fra gli altri, il famoso Marco Polo. Dal ramo dei Doria di Dolceacqua uscì il grande Ammiraglio Andrea Doria, primo principe di Melfi, proclamato padre della patria (1466-1560) e Giovanni Andrea fu alla guida della flotta spagnola alla battaglia di Lepanto nel 1572. Quando l'Imperatore Arrigo VII, nell'ottobre del 1311, venne a Genova, fu Bernabò Doria ad ospitarlo nel suo palazzo al «borghetto S. Matteo» ed in quell'occasione, il sovrano concesse loro di assumere nello stemma l'aquila imperiale. I Doria furono anche grandi e potenti feudatari nel giudicato di Torres in Sardegna dove contrastarono il predominio pisano dell'isola fino alla conquista aragonese.
Animatore della resistenza ai pisani fu soprattutto il famoso Branca ricordato anche da Dante.
I Doria godettero pure nobiltà in Napoli, Roma, Torino, ecc. Sette furono i cardinali di questa famiglia.

Giovan Battista Doria nacque a Genova ma non si conosce la data esatta della nascita. Egli divenne prima Protonotario Apostolico e poi Referendario di Segnatura nel 1542.
Nel 1559 era Preside di Romagna e nel 1560 Governatore di Camerino. Cinque anni dopo era nominato Chierico di Camera e successivamente inviato Governatore a Bologna ove rimase dal 1566 al 1569. A lui si deve la costruzione della Porta S.Isaia.
Le ultime sue notizie risalgono all'ottobre del 1609.