Diritti di proprietà del ponte di Idice, 1287

Diritti di proprietà del ponte di Idice, 1287

lapide

Scheda

A(NNO) D(OMINI) MCCLXXXVII IND(ICTIONE) XV DE MENSE NOVEM=
BR(E) T(EM)P(O)R(E) NOBIL(IS) MILITIS D(OMINI) BERTHOLINI DE MADIIS CA=
PIT(ANEI) POPULI BON(ONIENSIS) ET D(OMINI) IACOBI DE LACU EI(US) MILITIS IU=
RA D(I)C(T)O CO(MUN)I ET POPULO (CUM?) PETENCIA IN ECCL(ES)IA HOSPI=
TALE ET PONTE YDICIS ET BONIS EI(US) LONGO T(EM)P(O)R(E) OCCU=
LTATA PRODIERU(N)T IN LUCEM ET NU(N)C PR(A)EFAT(US) POPULUS
PR(A)EPOSUIT ET ELEGIT VIRU(M) FIDELEM D(OMINUM) LA(M)BERTUM
ARTUSINI AD GUBERNATO(R)EM AC REGIM(EN) D(I)C(TA)E DOM(US) ET
PONTIS IP(SORU)M IN CORPORALEM PO(S)SESIONE(M) ET QUASI
PR(A)ED(I)C(T)ARU(M) RERU(M) PRO D(I)C(T)O CO(MUN)I ET POPULO INTRODU=
CE(N)S. IURA VERO PR(A)ED(I)C(T)A SU(N)T IN REGISTRO CO(MUN)IS
BON(ONIAE) ET AD DOMU(M) FRATRU(M) MINORU(M) APPO(S)ITA ET CO(N)=
SCRIPTA.
ARMA H(A)EC INSIGNIA MEMORIA CELEBRI RENOVATA CURANTE BERARDO
MADIO EQUITE BRISIENSI HUIUS ALM(A)E URBIS PR(A)ETORE A(NNO) D(OMINI) MCCCCLVII

Gruppo di tre lapidi sormontate dall'iscrizione in italiano:
LE LAPIDI QUI RACCOLTE NELL'ANNO 1914 RICORDANO I NOMI DEI RETTORI ELETTI DAL COMUNE ALLA CUSTODIA DEI PONTI NEGLI ANNI 1287 E 1289

Palazzo Re Enzo, piazza del Nettuno 1. Anno di posa 1914.

Traduzione

“Nell’anno del Signore 1287, indizione 15 del mese di novembre, al tempo del nobile Bertolino de' Madii, Capitano del Popolo bolognese, e del Signore Giacomo del Lago, suo milite, i diritti a vantaggio del detto Comune e del Popolo reclamati verso la chiesa ospitale e il ponte di Idice e i suoi beni, da lungo tempo occultati, vennero alla luce ed ora il precitato Popolo propose ed elesse l’uomo leale Signor Lamberto Artusini a Governatore e Rettore del convento e del ponte stessi portandolo al possesso concreto anche, per così dire, delle cose anzidette al posto dei detti Comune e Popolo. Inoltre i predetti diritti sono apposti e trascritti nel registro del Comune di Bologna e nel Convento dei Frati Minori.
Questa arma, di celebre memoria, (e le) insegne furono restaurate a cura di Berardo Madio, cavaliere di Brescia, Pretore di questa benigna città nell’anno del Signore 1457”.

Nota:
Si è scelto di conservare nella trascrizione del testo latino l'interpunzione necessaria a dividere le diverse parti del documento (i tre punti sovrapposti in verticale dell'originale vengono resi con un punto fermo nella trascrizione).

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