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Da una lettera di Lina Casagrande, sorella di don Ferdinando Casagrande, a un’amica

Schede

(…) Da alcuni giorni ho ricevuto la tua graditissima lettera e solo ora mi decido a scriverti… Appena saprai in quale stato d’animo mi trovo, sono sicura che mi scuserai. La guerra continua e far sentire le sue conseguenze un po’ dappertutto… Il fronte si avvicina sempre più e fin qui ne arriva l’eco; e la sera i bagliori delle cannonate. Gli apparecchi ci sono continuamente sopra; mitragliando e bombardando di seguito, tant’è che nel lunedì della settimana scorsa abbiamo contato solo nella valle di Setta la bellezza di 17 bombardamenti e la notte spesso ci si sveglia, oppure non si dorme addirittura. Venerdì ci capitò la pù grossa. La guerra ha voluto che anche La Quercia avesse il suo marchio. Armati tedeschi hanno incendiato quasi tutte le case. Miracolosamente nella nostra casa siamo riusciti a spegnere il fuoco, perciò si può dire abbia subito solo saccheggio. Anche questa volta, grazie a Dio, speriamo di essere tutti salvi; dico speriamo, perché non si sa di preciso, se la cosa sia già chiusa, però ne abbiamo la speranza. Cara Nina, prega per noi e specialmente per quei disgraziati che hanno perduto tutto e non sanno con che vestirsi e con che cibarsi, senza un tetto per ricoverarsi… Non mi sento di scriverti dell’altro, sono troppo abbattuta…

Luciano Gherardi, "Le querce di Monte Sole. Vita e morte delle comunità martiri fra Setta e Reno 1898-1944", Introduzione di Giuseppe Dossetti, Il Mulino, 1994
[QM]
Note
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