da Legnano Giovanni

da Legnano Giovanni

1320 - 16 Gennaio 1383

Note sintetiche

Scheda

ARMA: Interzato in fascia, nel primo d’oro all’aquila spiegata di nero coronata del campo, nel secondo di rosso al leone passante d’oro, nel terzo d’argento al tronco d’albero sradicato al naturale.
Lo scudo è timbrato da un tocco di nero con nastri laterali.
Il cartiglio sottostante dice: IOAN. LIGNANYS MEDIO / VICARIVS GENERALIS / 1378. (Giovanni da Lignano milanese, Vicario Generale 1378).

Nel Museo Civico di Bologna è conservato il sarcofago di Giovanni da Legnano (lat. Iohannes de Lignanosul quale è scolpito lo stemma, che è però diverso: troncato, nel primo di… al leopardo passante di…, nel secondo di… all’albero sradicato di…
Nel manoscritto Montefani, conservato alla Biblioteca Universitaria di Bologna lo stemma è disegnato come segue: inquartato, nel primo e quarto d’oro all’aquila spiegata e coronata di nero, nel secondo di rosso al leopardo d’oro, nel terzo troncato: in a) di rosso al leopardo d’oro in b) d’argento all’albero sradicato al naturale.

Il Crollanza dà anch’esso un interzato in fascia ma nel secondo è «d’azzurro al leone passante d’oro». È probabile che l’antica arma degli Oldredi da Lignano fosse un troncato a cui fu aggiunto poi il Capo dell’Impero (d’oro all’aquila spiegata di nero) e che nelle successive raffigurazioni sia diventato da un troncato un interzato in fascia.

Gli Oldredi, Signori di Legnano, Legnanello e Cerri in Lombardia era una famiglia di antica nobiltà che alcuni hanno voluto originaria dalla Francia.

Giovanni figlio di Girolamo sembra che sia nato intorno al 1320 a Milano; è probabile che si sia trasferito a Bologna perché mosso da uno specifico interesse di carattere culturale, essendo Bologna noto centro di studi giuridici. Il trasferimento avvenne quasi certamente intorno al 1350 così come risulta da un documento dell’epoca.
Nella città Giovanni fece una rapida carriera imponendosi per la sua vasta dottrina giuridica, tanto da diventare ben presto Lettore stipendiato di Decretali; nel contempo egli pubblicava numerosi trattati giuridici schierandosi tra i fautori del potere temporale della Chiesa. 
Fu uno dei più importanti giuristi della sua epoca e un intellettuale molto apprezzato, soprattutto, presso la curia pontificia e presso i maggiori centri universitari europei, per la poliedricità dei suoi interessi, per la vastità della sua produzione e per l'intensità del suo impegno politico.

Amico di Urbano V, nel 1368 venne creato Conte Palatino da Carlo IV di Boemia, Gregorio XI a sua volta lo nominò Vicario Papale per Bologna nel 1377.
Alla morte di Papa Gregorio Giovanni venne confermato nella carica dal suo successore Urbano VI, carica che mantenne fino al 1381.  Fu anche docente di diritto canonico presso lo Studium di Bologna.
Fra le varie opere si ricordano commentari al Decreto, alle Decretali e alle Clementine, i trattati De Bello, quelli sulla censura ecclesiastica e sull'interdetto, su argomenti teologici filosofici, numerosi Consilia insieme ai due scritti sullo scisma d'Occidente.
Morì nel gennaio del 1383 e fu sepolto nella Chiesa di S. Domenico.

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Luoghi

Documenti
SALA URBANA
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