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Agostino Cusani

20 Ottobre 1655 - 28 Dicembre 1730

Scheda

ARMA: Cinque punti d'oro equipollenti a quattro di verde.
Lo scudo è cimato da una croce trilobata d'oro e sormontato da un cappello cardinalizio con cordoni e fiocchi laterali.
Il cartiglio sottostante dice: AVGVSTINVS / CARD· CVSAN[V]S LEG· / 1710 (Cardinale Agostino Cusano. Legato. 1710).

La famiglia derivò il cognome dal villaggio di Cusano dove viveva un Bellotto capostipite dei Cusani.
Essa è una delle casate più antiche di Milano che ha dato, nel corso dei secoli, personaggi di spicco. I Cusani furono Signori di molti feudi.
Un Agostino divenne cardinale nel 1587, Sebastiano Abate Generale dei Gerolomini fu proclamato beato, Giovannolo nel 1367 fu noto giureconsulto, Girolamo divenne uno dei 12 amministratori di Milano quando Ludovico il Moro fu costretto a lasciare la Lombardia, Luigi fu Presidente del Senato Milanese nel 1647. Altri furono valorosi capitani, conti del S.R.I., Cavalieri di Malta, ecc.

Agostino Cusani nacque a Milano il 20 ottobre del 1655, figlio di Ottavio di quel Gerolamo giureconsulto, Marchese di Chignolo, morto nel 1527 e fondatore della potenza della casata. Egli studiò nel Collegio Romano, si laureò a Pavia in diritto civile e canonico e esercitò l'avvocatura a Milano.
Ordinato prete nel 1685 fu subito nominato Protonotario Apostolico. Grazie alla sua grande preparazione giuridica fece una rapida e brillante carriera nell'amministrazione dello Stato Pontificio. Commissario alla Sanità con Innocenzo XI, membro del Buon Governo e Presidente della Camera Apostolica con Alessandro VIII, nel 1696 venne nominato Vescovo di Amasya e Nunzio a Venezia oltre che assistente al Soglio Pontificio.
Durante la sua nunziatura a Venezia i tentativi di promuovere una lega contro l'Impero non ottennero successo. Restò a Venezia fino al 1706, quando venne inviato Nunzio in Francia dove si trovò a fronteggiare il Giansenismo e le tendenze Gallicane dei vescovi francesi, ma la sua condotta fu debole ed irresoluta.
La sua posizione si aggravò ulteriormente quando Clemente XI si accordò con l'Imperatore d'Austria Giuseppe I e riconobbe come Re di Spagna Carlo d'Asburgo.
Sostituito nell'incarico, nel 1712 rientrò in Italia e si recò a Pavia dove era stato trasferito come vescovo.
Nello stesso anno però veniva creato cardinale con il titolo di S. Maria del Popolo.
Nell'aprile del 1714, e non nel 1710 come è scritto sul cartiglio, venne nominato Legato a Bologna ove rimase fino al giugno del 1717. Da allora si occupò solo della sua diocesi ove incontrò vivace opposizione tra i rettori e gli studenti del Collegio Ghisilieri e contrasti con l'autorità imperiale. Amareggiato per tutto ciò, rinunziò al suo vescovado nel 1724.
Morì a Milano il 28 dicembre del 1730. Fu sepolto nella chiesa delle cappuccine di S. Prassede.