Cripta Roversi-Monaco

Cripta Roversi-Monaco

1925

Scheda

Un articolo pubblicato sulla rivista “Il Comune di Bologna” nel luglio del 1928 traccia una bella biografia di Italo Roversi-Monaco, a dieci anni esatti dalla morte, da cui emergono la discendenza dal settecentesco gonfaloniere del popolo Pietro Antonio Roversi, l’eroismo in guerra che valse a Italo la medaglia d’argento al valore, le ferite mortali causate da una granata austriaca, infine il ritorno a Bologna della “salma gloriosa” l’8 giugno 1924. L’anno successivo al rientro della salma, precisamente il 6 luglio 1925, la commissione edilizia del Comune di Bologna approvava il progetto per il monumento funebre, presentato dallo “Scultore/ Prof. S. [sic] Borghesani”. La fotografia del particolare dell’edicola con la scultura apparve sul quotidiano “L’Avvenire d’Italia” il 7 novembre 1926, all’interno di un articolo dedicato ai nuovi monumenti della Certosa. In analogia alla lastra Bordoli, l’immagine del giovanissimo Italo consegnata alla storia è quella straziante del soldato morto, disteso sul cuscino funebre, in uniforme, fieramente ritratto con la medaglia al petto e la spada tra le mani. L’architettura a lunetta che costituisce parte dell’edicola è un’interessante citazione della lastra tombale di Emma Gozzadini Boschi, posta nella seconda cappella absidale della Basilica di San Francesco di Bologna ed eseguita nel 1905 da Giuseppe Romagnoli. Come consuetudine in Alfonso Borghesani, la descrizione di ogni particolare è di grande dettaglio. Il volto di Italo, purtroppo piuttosto abraso, è perfettamente accostabile alla fotografia pubblicata nel sopraccitata articolo biografico del 1928.

Il monumento è costituito da un altorilievo raffigurante il caduto in abiti militari, con la spada in mano, all’interno di un’edicola timpanata. Questa presenta un rilievo con decorazioni vegetali e due fiammelle in bronzo ai lati; nella parte inferiore destra del rilievo bronzeo è presente la firma dell’artista. Al centro dell’edicola è posta, a terra, una lapide commemorativa in marmo con l’iscrizione incisa e rubricata. Prospiciente la struttura sono due lapidi commemorative in marmo, la prima con iscrizione incisa e rubricata, la seconda con iscrizione a caratteri applicati e quattro borchie circolari in bronzo agli angoli. I tre lati di quest’ultima sono adibiti ad aiuola mentre tutta la struttura è delimitata da uno zoccolo in pietra.

Epigrafi

SOTTOTENENTE ITALO ROVERSI-MONACO / VOLONTARIO DI GUERRA INGEGNERE AD HONOREM / NATO A CARACAS IL 19 NOVEMBRE 1899 / MORTO DI GRANATA AUSTRIACA IL 7 LUGLIO 1918 SULL’ASOLONE / DECORATO CON MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE / UFFICIALE OSSERVATORE IN POSIZIONE AVANZATA COSTRETTO AD ABBANDONARE / L’OSSERVATORIO PER L’IRRUZIONE DI ARDITI NUCLEI NEMICI ASSUMEVA IL CO- / MANDO DI UN GRUPPO DI MILITARI RIMASTI PRIVI DEI LORO UFFICIALI E LOT- / TO' L’INFURIARE DELLE ARTIGLIERIE DI MITRAGLIATRICI CONTRIBUIVA A MANTE- / NERE FERMA LA LINEA DIMOSTRANDO SERENO CORAGGIO ED ALTO SPIRITO MILITARE / SAN GIOVANNI 15 GIUGNO 1918.

FAMIGLIA / ROVERSI - MONACO / S. T. ITALO ROVERSI MONACO / MED. D'ARG. AL V. M. ING. AD HON. / CARACAS 19 NOV. 1899 ASOLONE 7 LUG. 1918 / CONTE PIO MONACO / PATRIZIO UDINESE / SPILIMBERGO 7 APR. 1848 BOLOGNA 4 NOV. 1935 / GAETANA PANCALDI ROVERSI / 1830 - 1860 / CAV. BRUNO ROVERSI MONACO / + PER BOMBARDAMENTO ALLEATO / 19 FEBB. 1904 - 25 SETT. 1943 / BRUNO GENTILE / 1945 - 1947 / CAV. ALBERTO ROVERSI MONACO / 23 MAGG. 1873 - 16 SETT. 1957 / FRANCESCA CILLARIO ROVERSI MONACO / 8 DIC. 1876 - 23 APR. 1965 / ING. DARIO ROVERSI MONACO / 5 FEBB. 1901 - 22 GIUG. 1965

Testo tratto da 'Memorie della grande guerra: le tombe dei caduti nel cimitero monumentale della Certosa di Bologna', Minerva, 2007.

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