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Giovanni Contri

7 Gennaio 1788 - 29 Agosto 1860

Scheda

Giovanni Francesco Maria Contri, nacque a Bologna il 7 gennaio 1788 da Giacomo e da Maria Elisabetta Stagni. Il padre, già proprietario terriero, a seguito della soppressione delle corporazioni religiose, acquistò da queste ulteriori beni aumentando così il patrimonio. Inizia, per volere del padre, gli studi di ingegneria sotto la guida di Simone Caterzani ma, alla fine del 1803, si iscrive alla facoltà di fisica - matematica presso l’Università di Bologna frequentando le lezioni di Filippo Re. Nel 1807 dopo essersi laureato a pieni voti divenne allievo aggiunto presso l’osservatorio astronomico della Specola. Nel 1811 tentò il suicidio e forse per questo motivo fu tolto di ruolo all'osservatorio.

Nel 1814 viene chiamato a predisporre e dirigere l’orto agrario e reggere la cattedra di agraria; quest’ ultimo incarico lo mantenne fino al 1855; anche se, durante questo lasso di tempo, tanti furono i periodi di sospensione dovuti a problemi di salute psichica. In effetti dal 1828 alla prima metà del 1830 si trasferì a Lucca per curarsi. Tra i suoi allievi ricordiamo Carlo Berti Pichat. Per due volte, nel 1851 e nel 1853, in considerazione del suo stato e della difficoltà a gestire un personaggio così instabile, gli fu proposta la pensione che rifiutò, continunado ad insegnare ed operare nell'Orto Agrario. Ci volle l'intervento di papa Pio IX, il quale giunto in visita a Bologna nel 1857 incontrò Contri, che vi aveva fatto richiesta per mantenere il proprio ruolo. Il pontefice diversamente lo invitò ad accettare il pensionamento e stranemente egli accettò.

Seguendo i principi del Re, pubblicò una “Istruzione agli agricoltori della provincia di Bologna sul coltivamento e sugli usi de’ pomi di terra”. Questo manuale fu affisso, in tutte le parrocchie della diocesi di Bologna, a seguito dei cattivi raccolti avvenuti nella montagna. Lui cercava di insegnare agli agricoltori la diversificazione delle colture, ed in base al periodo, anche l’aumento della coltivazione di un prodotto a discapito di un altro. Fu membro della commissione incaricata al controllo delle risaie, delle “valli artificiali” e delle deviazioni d’acqua. Numerosi sono i trattati da lui scritti, fra questi ricordiamo: 'Generali osservazioni intorno all’insegnamento dell’agronomia nelle scuole'; 'Generali ricerche intorno all’arte agraria intorno all’applicazione delle scienze alla medesima'; 'Due lezioni di agronomia'; 'Operette agronomiche. Lezioni'; 'Operette agronomiche. Opuscoli', ecc. Gli scritti che ci ha lasciato sono in parte conservati a Bologna presso la Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio ed in parte all’Archivio di Stato a Roma. Alla pubblicazione del testo Lezioni seguirà la decisione del governo pontificio di reintrodurre l’insegnamento dell’agronomia, che era stato eliminato nel 1824 a seguito di una riforma universitaria. Morì il 29 agosto 1860 a Bologna dopo aver finito di correggere nuovamente l’opera Lezioni, che verrà edita lo stesso anno col nome Elementi di agricoltura. Ebbe una vita privata tormentata e burrascosa. Coniugato con Carlotta Felicori, da cui ebbe tre figli (Carlo, Cesare e Alessandro), fu un grande seduttore e ad oltre sessant'anni si sposò con la propria cameriera Maria Giulia Stanzani.

Lorena Barchetti