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Comitato di liberazione nazionale Alta Italia, (CLNAI)

1943 -1945

Schede

A Milano, nei giorni successivi all’8 settembre 1943, il comitato antifascista si trasformò in Comitato di Liberazione Nazionale (CLN).

Il CLN milanese era stato molto attivo durante il breve interregno badogliano e all’unanimità aveva chiesto al governo la fine della guerra; inoltre, sin dall’inizio della Resistenza, aveva dimostrato di essere molto più avanzato di quello romano, sia per la conduzione della guerra antitedesca, che doveva essere totale, sia per le soluzioni politiche da adottare nel dopoguerra.
A causa delle difficoltà per le comunicazioni con Roma, a poco a poco il CLN milanese assunse un ruolo quasi autonomo e di fatto divenne il centro motore d’ogni iniziativa bellica nelle regioni settentrionali. Il 31 gennaio 1944, con l’assenso del Comitato Centrale di Liberazione Nazionale (CCLN) e del governo alleato, si trasformò in CLNAI e divenne il vero governo clandestino del popolo italiano a nord della Linea Gotica.
In accordo con il Corpi Volontari della Libertà (CVL) predispose i piani insurrezionali nell’autunno 1944 e nella primavera 1945.
Il 26 aprile 1945 assunse «tutti i poteri di amministrazione di governo per la continuazione della Guerra di liberazione a fianco delle Nazioni Unite, per l’eliminazione degli ultimi resti del fascismo e per la tutela dei diritti democratici».


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