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Cinque miniature

XVII secolo

Schede

La prima segnalazione delle cinque miniature – così riunite nella cornice che ancora le contiene – si rinviene nella Guida del 1776, che le nomina all’interno di una delle cappelle “segrete” della Certosa di San Girolamo, la cappella “dell’Annunziata”: “In un intaglio di legno dorato in faccia vi sono cinque ovatini in rame con un S. Girolamo di Lodovico, un Cristo, ed una Maddalena di Guido, ed una Madonna, ed un’altra Maddalena dell’Albani”. L’assegnazione primo-ottocentesca a tre diversi artisti – Ludovico Carracci, Guido Reni, Francesco Albani – andò in seguito perdendo di credibilità, e l’analisi del formato e dello stile inducono, oggi, ad individuare la presenza di due differenti autori per le cinque miniature.

La Santa Maddalena con corona di spine ed il San Girolamo, di uguali dimensioni, costituiscono una coppia omogenea, anche dal punto di vista tematico. I due penitenti, ambientati nel lume naturale del paesaggio, manifestano un persistente interesse per la pittura carraccesca, soprattutto per l’afflato commosso del sentimento che, tuttavia, va assumendo toni accademici nella gestualità recitata delle pose e nella resa contrastata dei panneggi, costruiti, specialmente nella veste della Santa, in un gioco complicato di pieghe vive. Il legame ancora forte con la lezione dei Carracci lascia pensare ad un pittore attivo nell’ambito bolognese durante la prima metà del Seicento, sensibile ad una declinazione del tema sacro in chiave di devota e accostabile narrazione. Una diversa mano pare artefice delle altre tre miniature (Madonna col Bambino, Ecce Homo, Santa Maria Maddalena con teschio), ispirate a modelli reniani, puntualmente rievocati soprattutto nell’invenzione del Cristo coronato di spine. L’armoniosa modulazione dei piani di profondità, la delicata intonazione cromatica ricercata nell’accordo delle tinte tenui, la tenerezza vivace di Gesù nel rame con la Madonna col Bambino, che sembra quasi esprimere un sentore crespiano, estendono la collocazione cronologica agli anni Ottanta/Novanta del Seicento, vedendo all’opera un pittore che, nel ripensare alla tradizione bolognese, non manca di trasfondervi una grazia garbata ed elegiaca.

Pittori del XVII secolo; Santa Maria Maddalena con corona di spine, cm 7,8 x 6; San Girolamo, cm 7,7 x 6; Madonna col Bambino, cm 6,5 x 5,3; Ecce Homo, cm 6,4 x 5,5; Santa Maria Maddalena con teschio, cm 5,5 x 4; rami, Bologna, Pinacoteca Nazionale, inv. 3. Provenienza: monastero della Certosa di Bologna.

Irene Graziani

Dalla scheda in Pinacoteca Nazionale di Bologna. Catalogo Generale. 3. Guido Reni e il Seicento, Venezia, 2006. Pubblicato in Luce sulle tenebre - Tesori preziosi e nascosti dalla Certosa di Bologna, Bologna, 29 maggio - 11 luglio 2010. © Pinacoteca Nazionale di Bologna.