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Giacomo Ciamician

27 Agosto 1857 - 2 Gennaio 1922

Scheda

Nato a Trieste da una famiglia di origine armene, Ciamician studiò prima nella sua città, poi a Vienna. Negli anni giovanili pubblicò studi di chimica fisica teorica, relative agli spettri di numerosi elementi chimici, che furono citate da Dmitrij Ivanovič Mendeleev, il grande chimico russo, a supporto del suo sistema periodico degli elementi. Subito dopo essersi laureato all'Università tedesca di Gießen con una tesi sulle affinità chimiche (1880), iniziò a lavorare come assistente per la chimica organica presso l'Istituto chimico dell'Università di Roma diretto da Stanislao Cannizzaro e nel 1884 ottenne la cittadinanza italiana.

A Roma svolse fondamentali ricerche sul pirrolo, molecola ciclica a cinque termini contenente azoto, e dei suoi derivati, divenendo il massimo esperto del settore e ottenendo tra l'altro il premio dell'Accademia dei Lincei nel 1887. Nello stesso anno vinse il concorso come professore di Chimica generale presso l'Università di Padova e nel 1889, ancora per concorso, passò all'Università di Bologna, come titolare della cattedra di Chimica generale. La sua produzione scientifica successiva alla laurea è dedicata quasi esclusivamente alla chimica organica; nell'Ateneo bolognese lavorò con intensità crescente soprattutto sulla chimica biologica, specie vegetale, dedicandosi particolarmente alla costituzione chimica di varie sostanze naturali (terpeni e olii essenziali di piante). Pubblicò poi numerosi studi sulle azioni chimiche della luce, cercando di comprendere e imitare i processi naturali di sintesi organica che - a differenza di quelli realizzati nei laboratori - non hanno bisogno di potenti reattivi, ma avvengono con mezzi blandi, e per questo viene riconosciuto come fondatore della fotochimica organica e pioniere della fotosintesi artificiale. Le sue intuizioni lo portarono a preconizzare l'utilizzo dell'energia solare - di cui viene considerato precursore - come alternativa alle fonti di energia tradizionali. Un grande merito fu inoltre quello di formare, in oltre un trentennio di attività, una vera e propria scuola di ricercatori, vasta e qualificata: molti dei suoi allievi ebbero un ruolo fondamentale sia all'interno delle università, sia nell'industria chimica italiana. Dal 1898 fu socio dell'Accademia nazionale delle scienze e nel 1910 fu nominato - primo triestino - Senatore del Regno, partecipando attivamente ai lavori parlamentari per le questioni di propria competenza. Durante la prima Guerra Mondiale ideò un tipo di maschera antigas (detto Ciamician-Pesci o anche “tampone”), che i soldati italiani ebbero in dotazione nella prima fase del conflitto; molto simile al tampone usato in campo medico, era costituita da vari strati di tulle e fissata al volto da due elastici, fra gli strati veniva posta, dentro una tasca, una faldina impregnata di una soluzione chimica. La maschera, estremamente economica e semplice da realizzare, mostrò però molti limiti, essendo efficace soltanto contro l'azione del cloro. A Bologna, sua città adottiva, fu eletto consigliere comunale (1918), rispettato e ascoltato anche dagli avversari politici.

Una lapide, posta in via Guido Reni, segnala la casa in cui Ciamician abitò e morì. E' sepolto alla Certosa di Bologna. A Ciamician venne dedicato il Dipartimento di Chimica dell'Università di Bologna, così come, in anni più recenti, una via cittadina.

Otello Sangiorgi