Chiesa di San Giorgio in Poggiale

Chiesa di San Giorgio in Poggiale

Scheda

In via Poggiale. Questa chiesa fu eretta dai Serviti, che l’officiarono fino al 1798. Ne diede di buonissimo disegno baroccheggiante Tommaso Martelli. Nelle cappelle ha buone pitture di Camillo Procaccini, di Simone da Pesaro, dell’Albani, un’Annunziata famosa di Lodovico Caracci ed una copia della non meno famosa tela di Annibale Caracci, rappresentante la Vergine col Bambino accarezzato da S. Giovannino, che ora si trova nella Pinacoteca dell’Accademia di Belle Arti. Vi sono inoltre tele del Baglione, di Andrea Sirani, ecc.

Fatta fabbricare dalli Padri Serviti, che qui abitarono sino al 1798, con buon disegno di Tommaso Martelli. Cessò di esser Parrocchiale nell’anno 1806. Nel 1824 è stata ceduta alli PP. Minori Conventuali onde unirla al convento da loro acquistato. 1-Il Nostro Signore battezzato da S.Gio con gloria d’Angeli attorno al Dio Padre è dello Spisanelli; 2-S. Antonio; 3-La Madonna Addolorata è di Giuseppe Mazza, ed il frontale di Giuseppe Varotti; 4-Il San Filippo Benezio genuflesso avanti la B.V. che col Gesù Bambino gli appare, e gli Angeli sotto fu principato da Simone da Pesaro, e finito nella parte di sotto dal suddetto Albani; 5-Rimodernato con eleganza sul disegno e direzione di Gio. Calegari l’immagine della B. V. è antichissima. Le statue laterali, e li puttini nel timpano sono di Giacomo Demaria. Il Padre Eterno nel volto, li puttini nell’arco, ed il Redentore nel tabernacolo sono di Mauro Gandolfi. Le scolture di ornato sono di Giuseppe Leonardi; 6-Altare Maggiore. Il San Giorgio è di Camillo Procaccini. Del Brunelli sono le due statue dorate una rappresentante il B. Gioacchino, e l’altra S. Pellegrino; 7-La SS. Annunziata è di Lodovico Carracci, le sottoposte storiette sono del Procaccini; 8-La Probatica Piscina è dello stesso Carracci; 9- Maria Vergine col Bambino in trono accarezzato da S. Giovannino, e da S. Caterina con S. Giovanni Evangelista è copia dall’originale di Annibale Carracci. Le fasce attorno con la S. Marta, e S. Antonio sotto sono del Baglioni; 10-S. Francesco orante è del Mastelletta; 11-La fuga in Egitto di S. Giuseppe è del Tiarini. L’ornato di questa Cappella, è di Serafino Barozzi; Nella Sagrestia. La deposizione di Croce è di Flaminio Torri.

Testi tratto da "Provincia di Bologna" collana "Geografia dell'Italia", Torino Unione Tipografico Editrice, 1900; “Guida del forestiere per la città di Bologna e suoi sobborghi” Bologna Tipografia di S.Tommaso d’Aquino. 1853. Trascrizioni a cura di Lorena Barchetti.

Nel 1882, la chiesa viene affidata ai Gesuiti, che vi rimangono fino alla parziale distruzione seguita al bombardamento aereo del 25 settembre 1943. Mai più riaperta al culto e definitivamente sconsacrata, spogliata dei suoi arredi e delle opere d’arte, tra il 1959 e il 1962 la chiesa corre il rischio di essere demolita. Fu poi acquisita dalla Cassa di Risparmio in Bologna, che dopo un accurato restauro la destina a sede delle proprie collezioni. Dal 2009 è sede della Biblioteca che porta il suo nome e ospita importanti opere d’arte contemporanea: Campo dei Fiori e l’ultima monumentale Delocazione di Claudio Parmiggiani, oltre al ciclo Cattedrale di Piero Pizzi Cannella. La Biblioteca, il cui allestimento è stato curato dall’architetto Michele De Lucchi, è anche sede di mostre ed eventi culturali.

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Documenti
Enrico Barberi e la fontana Nettuno
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Benedetta Basevi, Mirko Nottoli; Enrico Barberi e la fontana Nettuno - Il fondo di disegni Barberi nelle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna; Bononia University Press, Bologna, 2018

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