Vassoio ovale

Vassoio ovale

sec. XVIII | seconda metà

Scheda

Vassoio con decorazione distribuita a tappezzeria in cui sono visibili un paesino bruno, contornato dai consueti alberelli dalle chiome frondose e dai tronchi sinuosi; la figurina femminile ritratta di spalle è qui accoppiata ad un altro viandante con cappello e bastone, incedente verso sinistra; poi centralmente troviamo un'altra figurina di viandante ed un cavaliere lanciato al galoppo; completano la decorazione un cane (posto in primo piano), uccelli, farfalle, insetti e rametti stilizzati. Carmen Ravanelli Guidotti, nel catalogo della raccolta, osserva: “Modelli dell'argento che hanno ispirato questa forma possono essere individuati presso vari maestri italiani del '700, alcuni dei quali anche della vicina Bologna. Nelle carte settecentesche, specie dei poli bolognese e faentino, tale genere di vassoio ovale con prese laterali veniva registrato col termine di sciffa o schiffa, ma non è da escludere che in ambito locale esso passasse sotto il termine di fiammenghe o fiamminghe centinate. L'aspetto decorativo accoglie, sì, il modulo a paesino bruno descritto per gli altri esemplari esaminati, ma con l'aggiunta di altri elementi complementari, tanto da far dire di essere davanti ad un vero e proprio catalogo completo del genere”.

Manifattura imolese; sec. XVIII-seconda metà, Vassoio ovale, maiolica, cm 40 x 29 (senza prese laterali). Imola, Collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola. 

Bibliografia essenziale: CARMEN RAVANELLI GUIDOTTI, Maioliche del Settecento. Collezioni d'arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, Edizioni Belriguardo, 2004, p. 220. Testo tratto dal catalogo della mostra a cura di Marco Violi, 'Tavole di cardinali e pellegrini e santi in cammino', Imola, 2016.

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