Tramonto nella Pineta di Ravenna

Tramonto nella Pineta di Ravenna

ultimo quarto del XIX secolo

Scheda

Luigi Bertelli (1833 - 1916), Tramonto nella Pineta di Ravenna. Ubicazione: sconosciuta. Tramonto nella pineta di Ravenna è un titolo assai generico, impiegato più e più volte da Bertelli come mera indicazione di soggetto per moltissime delle sue opere in momenti diversi della sua storia di artista. Inoltre la pineta ravennate è stata sempre uno dei suoi soggetti più amati, studiata in ogni angolazione, in ogni momento della giornata, con i suoi canali attraverso la boscaglia, con i pini che si innalzano nel cielo. La prima volta che incontriamo tale soggetto è in occasione dell’Esposizione Nazionale di Firenze del 1861, quando Scena di tramonto nella Pineta di Ravenna Avanzi di un antico castello sono presentati al pubblico (Borgogelli 1985, p. 27). Si tratta di un Bertelli ancora classico, molto vicino alla lezione di Ottavio Campedelli (1792 - 1862). Un Tramonto nella pineta di Ravenna viene esposto alla Protettrice del 1864 e infine c’è una Pineta di Ravenna al tramonto anche all’Esposizione Nazionale di Parma nel 1870. Una Pineta al mattino, con una composizione analoga è pubblicato sin da Bertocchi (1946, tav. LVII, p. 72 e Borgogelli 1985, n. 28, p. 140). Tuttavia il soggetto della pineta è praticato dal pittore fin ai suoi ultimi anni e presentato alle mostre della Francesco Francia. Quanto al dipinto della fotografia è quasi del tutto identico, quasi a costituirne una variante, o una replica, a Mucche in palude con luna nuova, (si veda tav. 12 in Bologna 2011-2012 indicato come del 1871), da cui mi sembra che si discosti solo per qualche particolare, anche se il cattivo stato della fotografia dell’Album Belluzzi, assai sbiadita, potrebbe trarre in inganno. Naturalmente non è possibile giudicare dei colori. La somiglianza delle fotografie del Fondo Belluzzi, per tipologia di processo e carta, spinge a ritenere coeve le opere o almeno fotografate nello stesso momento. Se fotografate, inoltre, esse dovevano avere una certa importanza per il pittore e dovrebbero quindi, prima o poi, esser rintracciate.

Isabella Stancari

Testo tratto da: Isabella Stancari, 'Il Primo album fotografico Belluzzi e i pittori bolognesi della Seconda metà del secolo XIX', Bollettino del Museo civico del Risorgimento, Bologna, anno LXIII - LXVI, 2018 – 2020, Bologna, 2022. Bibliografia: inedito.

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