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Scena dall’opera Saffo

1867 ca.

Schede

Tito Azzolini (Bologna, 1837 - ivi, 1907), Scena dall’opera Saffo, 1867 ca. Ubicazione: sconosciuta. L’opera Saffo, di Giovanni Pacini (1796 - 1867), su libretto di Salvatore Cammarano (1801 - 1852), fu rappresentata per la prima volta a Napoli il 29 novembre 1840. Il melodramma è in parte ispirato alla figura della poetessa di Lesbo, innamorata di Faone per dispetto del Dio Apollo. Il bozzetto scenico in questione è disegnato per la parte seconda, scena 4: Interno del gran tempio di Leucade. Festoni di fiori pendono dalle sue colonne, e di fiori sono sparsi i gradini dell’altare, che arde innanzi ad un simulacro d’Imeneo, in cui Saffo, presa dalla sua follia amorosa, interrompe la cerimonia nuziale tra Faone e Climene. Saffo non risulta esser stata rappresentata al Comunale di Bologna tra il 1857 e il 1877 ca., gli anni in cui Azzolini è attivo in città come scenografo, ma è probabile che si tratti di un’edizione romana: al Teatro Apollo, dove Azzolini lavora con Luigi Bazzani almeno dal 1862 (Cametti 1938, p. 513) si trova quest’opera tra gli spettacoli dati per il carnevale del 1867, e le scenografie, oltreché proprio da Azzolini, sono firmate anche da Luigi Bazzani dal di lui figlio Cesare e da Gaetano Malagodi (Cametti 1938, p. 525). Si può scorgere in basso a sinistra una scritta con una prima parola non decifrabile seguita da “Opera Saffo”.

Isabella Stancari

Testo tratto da: Isabella Stancari, 'Il Primo album fotografico Belluzzi e i pittori bolognesi della Seconda metà del secolo XIX', Bollettino del Museo civico del Risorgimento, Bologna, anno LXIII - LXVI, 2018 – 2020, Bologna, 2022. Bibliografia: inedito.