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Scena all’interno di una sartoria

1870 ca.

Schede

Gaetano Palazzi (Bologna, 1832 - ivi, 1892), Scena all’interno di una sartoria , 1870 ca. Ubicazione: sconosciuta. Sulla fotografia dell'Album Belluzzi non è riportato alcun titolo dell’opera e negli elenchi del Museo Civico del Risorgimento degli anni Ottanta è indicata come una “Scena all’interno di una sartoria”, indicazione che descrive correttamente il soggetto, dato che al momento non è possibile rintracciare tale quadro nella produzione di Palazzi. L’artista ritrae un laboratorio, che dev’essere insieme abitazione - dove le lavoranti giovani e giovanissime si mischiano a quelle che probabilmente sono le titolari (la donna più anziana al centro e la sarta in ginnocchio) e sfaccendano intorno al tavolo di lavoro - colto nel momento in cui avviene la prova dell’abito della giovane cliente. La sarta con concentrazione appunta gli spilli per le correzioni finali sotto gli occhi della 50Il prezzo dell’acquisto del dipinto fu infatti convertito da scudi a lire da Cesare Masini (1867a, p. 18) e queste ultime entrarono in corso dal 1860. madre della fanciulla, che osserva l’operato dell’artigiana con critica sufficienza, e con una certa stanchezza. L’attenzione di tutte è sull’abito - importante, di colore chiaro, forse il primo da passeggio, o forse quello da sposa - affinché la cliente più anziana ed esperta sia soddisfatta: in tutto questo la giovane risulta isolata nel suo abito nuovo e quasi scompare, si volge dall’altra parte: non è lei che decide. L’eleganza delle clienti e della padrona si contrappone all’interno spoglio e agli sguardi curiosi delle più giovani sartine; certi giochi delle stoffe sono lavorati a macchie. La pennellata è libera e Palazzi è in bilico tra la scena elegante alla Busi e la descrizione verista dello stanzone in cui si svolge la scena. La datazione proposta si basa sui costumi e su quanto si può evincere dello stile che sembrerebbe ravvicinarlo per impostazione più a La Cresima che a Il rifiuto. La dedica a Belluzzi comprova che anche le altre iscrizioni delle fotografie delle opere di Palazzi sono di mano dell’artista e la stessa grafia d’altronde è rinvenibile in altri documenti di mano del pittore.

Isabella Stancari

Testo tratto da: Isabella Stancari, 'Il Primo album fotografico Belluzzi e i pittori bolognesi della Seconda metà del secolo XIX', Bollettino del Museo civico del Risorgimento, Bologna, anno LXIII - LXVI, 2018 – 2020, Bologna, 2022. Bibliografia: inedito.