Sarcofago funerario della famiglia Faccioli

Sarcofago funerario della famiglia Faccioli

1891

Scheda

La fotografia del Fondo belluzzi del Museo del Risorgimento documenta uno dei pochi progetti di Augusto Sezanne per il cimitero bolognese della Certosa, il sarcofago della famiglia Faccioli (1891). L'esecuzione viene ordinata dal suo amico Raffaele Faccioli, pittore, per porvi le spoglie della moglie e del figlio, morti nel parto. Questo sepolcro è collocato esattamente di fronte a quello di Luigi Serra e ne ricalca molto lo stile, anche se appare più ispirato all'epoca romanico-gotica. Le altre due tombe pensate da Sezanne sono quelle dedicate alle famiglie Gozzadini e Sanguinetti.

In data 16 gennaio 1891 Augusto Sezanne richiede tramite lettera al Sindaco di Bologna l’autorizzazione a erigere una tomba al n.1 nel Chiostro Maggiore a Levante davanti all’arcata VI. Il sarcofago deve accogliere le spoglie di Giulia Maria Rizzoli Faccioli e del suo bimbo Edoardo rispettivamente moglie e figlio del pittore, provenienti dalla Chiesa di Pontecchio nel Comune di Praduro e Sasso dal cui cimitero sono state esumate. Il sarcofago realizzato in marmo Nembro di Verona e Verde di Prato verrà collocato in Certosa il 17 giugno 1891 e risulterà regolarmente eseguito il 22 giugno dello stesso anno. L’epigrafe incisa su un lato del sarcofago recita: “Giulia Maria Rizzoli di anni XXXIII morta il primo luglio MDCCCXC qui con il figlio Edoardo vissuto meno di un giorno fu nella pace di Cristo deposta da Raffaele Faccioli sposo e padre desolato”. Successivamente il sarcofago diventerà la tomba di famiglia dove verranno poste anche le spoglie di Raffaele, morto il 3 giugno 1916 e del padre Francesco. Presso l’archivio Storico del Comune di Bologna sono conservati i disegni dell'opera.

Irene Sarmenghi, ottobre 2022.

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