Porta | Puerta

Porta | Puerta

Scheda

La porta semi aperta o completamente chiusa è un motivo che ricorre con una certa frequenza nell'arte funeraria occidentale, dall'epoca etrusco-romana al XIX secolo. La porta indica il passaggio tra il mondo terreno e l’altro mondo, un aldilà dominato dalla luce di dio o dalle tenebre, dove regna la grazia eterna, la dannazione o il nulla. Se la porta completamente chiusa materializza la funzione della tomba quale luogo di soglia tra i due mondi, rinviando però all'idea di un non ritorno, la porta semi-aperta allude alla speranza di una vita oltre la morte. Questa speranza nella cultura cristiana si concretizza nell'idea della salvezza eterna, promessa da Cristo, un dio che ha sconfitto la morte. Inoltre la porta semiaperta nel mondo cristiano potrebbe rinviare all'idea dell'attesa del giudizio: il morto è statico, ma in una dimensione provvisoria di attesa. La porta non completamente chiusa sembra anche simbolicamente spezzare l'unidirezionalità che la morte impone alla vita, sottolineando l'idea di una possibile comunicazione tra i due mondi. In alcuni monumenti funebri la porta può essere letta semplicemente come ingresso alla camera dei sepolcri. Per approfondire il tema della simbologia funeraria ottocentesca cliccare qui

Gian Marco Vidor, 2008

"Uno degli emblemi massonici. La porta del palazzo di Giustizia di Parigi, che si apre sul boulevard du Palais, non viene mai chiusa in virtù di una ordinanza di re Luigi XIII (4 marzo 1618), prescrivente "di lasciare aperta notte e giorno una porta del tempio di Temi, la giustizia di re potendo essere invocata in ogni momento". Un giornalista volle provare se ancora tale ordinanza ha vigore, e recatosi a mezzanotte a quella porta, trovò dietro di essa, socchiusa la sentinella, che lo ricevette...e lo cacciò in prigione (1910). Antonomasticamente si chiama Sublime Porta la corte imperiale turca, (e quindi la Turchia) perché l'ultimo califfo della dinastia degli Abassidi, Mostardhem, fece incastrare nella porta principale della sua residenza un pezzo della famosa pietra nera del tempio della Mecca, si che non si poteva varcarla senza grandi contrassegni di venerazione. Altri dicono che si chiama Porta la corte del sultano dall'usanza turca di ricevere gli ospiti sulla soglia e non nell'interno del palazzo." (Testo tratto da: Giovanni Cairo, "Dizionario ragionato dei simboli", Ulrico Hoepli, Milano, 1922 (febbraio 2022). Per approfondire il tema della simbologia funeraria ottocentesca cliccare qui).

Texto en español. La puerta semiabierta o completamente cerrada es un motivo que recurre con frecuencia en el arte funerario occidental, del época etrusco-romana al siglio XIX. La puerta ndica el pasaje del mundo terreno al otro mundo, un más allá dominado por la luz de Dios y por la oscuridad, donde reína la gracia eterna, la condenaciòn o la nada. Si la puerta completamente cerrada materializa la función de la tumba limite entre los dos mundos, aunque recuerda el concepto del "no regreso", la puerta semiabierta se refiere a una esperanza de una vida más allá de la muerte. Esta esperanza en la cultura cristiana sematerializa en la idea de la salvación eterna, permetida por Cristo, un dios que venció la muerte. Además, la puerta semiabierta en el mundo cristiano podría llamar la idea de la espera del juicio : el muerto es estático, pero en una dimensión temporal de espera. La puerta no completamente cerrada también parece romper simbólicamente la unica direcciñon que la muerte impone a la vida, subrayando la idea de una comunicaciñon posible entre los dos mundos. En algunos monumentos funerarios la puerta puede ser simplemente como la cámara de los sepulcros. (Traduzione del testo scritto da Gian Marco Vidor a cura di Anastasia Bello e Freddy Arko, classe 3^D del Liceo “Laura Bassi” di Bologna, nell'ambito del progetto "Alternanza Scuola - lavoro", AS. 2016-2017).

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