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Porta d'ingresso al Palazzo Comunale

1580

Schede

La porta d’ingresso principale del palazzo Comunale si affaccia su piazza Maggiore, sovrastata dalla statua di San Petronio, patrono della città. In realtà l’immagine, installata nel 1580, originariamente raffigurava il pontefice in quell’epoca regnante, Gregorio XIII Boncompagni, proveniente da Bologna, che, da quella posizione, dominava inequivocabilmente la città. Con l’arrivo di Napoleone Bonaparte, nel 1796, e l’innalzamento in piazza Maggiore dell’albero della libertà – simbolo dell’affrancamento dal dominio papale – la statua divenne una scomoda presenza. Fu salvata da un espediente: ornata dei simboli vescovili (il bastone pastorale e la mitra, come si vede dalla foto) al posto di quelli papali (la tiara), accompagnata dalla scritta Divus Petronius Protector et Pater, l’immagine fu trasformata in San Petronio, vescovo della città nel V secolo.

La presenza del santo patrono, cui, secondo un’antichissima tradizione, Bologna doveva la propria indipendenza e libertà, non poteva urtare la sensibiltà dei nuovi reggitori e la statua, con tali vesti, sopravvisse a tutte le intemperie politiche dell’Ottocento. «Solo nel 1895 le “false” insegne furono rimosse e la figura di Gregorio XIII tornò a dominare la piazza dal balcone del palazzo Comunale, a ricordo della pliurisecolare signoria pontificia» (W. Lotz, 1984, p. 136).

Anche il piccolo stemma civico che nella foto appare ai piedi della statua, evidentemente ritenuto troppo modesto, sarà sostituito da un pesante stemma in macigno, «inserito a forza fra le colonnine dell’antica balaustra, quando sarà restituita la vera identità alla statua del Papa riformatore del calendario» (F. Bergonzoni, 1984, p. 55). Abbiamo supposto che lo scatto della foto del Fondo Belluzzi del Museo del Risorgimento sia avvenuto nel 1866 perché in basso a sinistra, sullo zoccolo a scarpa del palazzo, compare un manifesto che, a un esame attento, risulta essere un “Bollettino della Guerra”.

Giuliana Bertagnoni

Testo tratto da Cent'anni fa Bologna: angoli e ricordi della città nella raccolta fotografica Belluzzi, Bologna, Costa, 2000.