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Augusto Panighi

1908 - 1979

Scheda

Augusto Panighi, si forma alla scuola di Edoardo Collamarini diplomandosi all’Accademia di Belle Arti di Bologna, come tanti altri architetti locali, con i quali avvia un’intensa collaborazione. Il suo contributo è tale da portarlo a diventare una presenza rilevante nel panorama bolognese.

Come abile e raffinato disegnatore, era spesso chiamato per rappresentazioni prospettiche dei progetti, per le quali adottava la classica tecnica dell’acquerello; ma veniva altresì impegnato nello sviluppo di particolari costruttivi degli edifici, mediante puntuali disegni tecnici di dettaglio.
Panighi lavorò a lungo con l’architetto Alberto Legnani, fino a diventare una presenza costante del suo studio. La sintonia professionale con Legnani traspare sicuramente dalle sue opere personali, dove pulizia e sobrietà compositiva mantengono un costante livello di controllo del progetto.

Alla Certosa Panighi lavora in diverse occasioni, con interventi anche di ragguardevole rilievo. La Tomba Weber (1954/57), dove Panighi sviluppa la parte architettonica e Venanzio Baccilieri esegue quella scultorea, è un monumento tra i meglio riusciti del Novecento. Sul sarcofago ellittico, disposto al centro dell’aula, si sviluppa la rappresentazione di scene di lavoro della fabbrica meccanica Weber. La Tomba Forni (1947), contigua a quella Weber, è costituita da un sarcofago che sul fronte accoglie il bassorilievo dell’Angelo della Resurrezione, opera dello scultore Arrigo Armieri (1931). Il sepolcro è interamente realizzato in selenite lucidata: un materiale difficile da lavorare plasticamente, e per questo usato assai di rado, come ricorda ancora oggi lo stesso scultore. Nel 1959 Panighi progetta la tomba dell’architetto Legnani, scomparso l’anno precedente, adottando un impianto compositivo di grande semplicità, originato da forme geometriche elementari. Nello stesso periodo progetta la Cappella Filicori, nel Campo degli Ospedali, un luogo ricco di testimonianze nel panorama novecentesco della Certosa. In epoca più recente, e di nuovo nel Campo degli Ospedali, Panighi è l’autore del sepolcro ipogeo della famiglia Morini. Realizzata nel 1968.

Daniele Vincenzi

Testo tratto da: Buscaroli B., Martorelli R. (a cura di), Luce sulle tenebre: tesori preziosi e nascosti della Certosa di Bologna, catalogo della mostra, Bologna, Bononia University Press, 2010.