25 Maggio 1775 - 1860
Note sintetiche
Scheda
Posto sotto la protezione del nobile bolognese Carlo Filippo Aldrovandi che ne aveva intuito ancora fanciullo le potenzialità artistiche, Pelagio Palagi (Bologna, 1777 - Torino, 1860) si forma a contatto con la ricca biblioteca di arte e le raccolte di dipinti e calchi di statue celebri del suo patrono, frequentando l’accademia che si riuniva nel palazzo degli Aldrovandi. Alla fine del Settecento il giovane Palagi esordisce negli affreschi di palazzo Aldini Sanguinetti, oggi Museo della Musica, dove esegue le statue della stanza boscherecchia al fianco di Vincenzo Martinelli e le sale di Enea e dello Zodiaco. Tra il 1802 e il 1804 realizza quattro monumenti dipinti per la Certosa di cui solo due sopravvivono (Pepoli e Sampieri De Gregorio). A questo periodo risalgono dipinti e disegni prevalentemente scenografici, dove la tradizione prospettica bolognese si fonde con le citazioni dall’antico di gusto neoclassico.
Dal 1806 al 1815 risiede a Roma per motivi di studio. A contatto con l’antico e con l’ambiente culturalmente vivace dell’atelier di Canova, fonda un’accademia con sede a palazzo Venezia dalla quale usciranno artisti promettenti, tra cui Francesco Hayez. Incaricato della decorazione di una galleria nel palazzo del banchiere Torlonia in piazza Venezia, in seguito distrutto per far posto all’altare della Patria, Palagi crea una sontuosa decorazione ad affresco con scene della vita di Teseo e figure allegoriche a colori entro un’incorniciatura monocroma. Conosciamo buona parte del ciclo decorativo grazie alle repliche realizzate dall’artista, oggi esposte presso le Collezioni Comunali d’Arte di Bologna. Negli stessi anni Palagi è impegnato al cantiere napoleonico del Quirinale, per il quale esegue il Cesare che detta a quattro segretari. Ritornato a Bologna per un breve periodo, nel 1815 Palagi dipinge il celebre Ritratto della famiglia Insom (Bologna, Collezioni Comunali d’Arte) che segna il passaggio dal ritratto di età neoclassica a quello di gusto borghese, tipico dell’età della Restaurazione. Trasferitosi a Milano nella stesso anno, frequenta l’ambiente dell’accademia di Brera e ritrova Hayez che lo introdurrà al nuovo gusto romantico cui appartengono dipinti di soggetto medievale come l’Orombello e Beatrice e paesaggi delicatamente realistici come la Darsena di Desio, entrambi alle Collezioni Comunali.
Nel 1832 viene convocato a Torino da Carlo Alberto di Savoia come pittore di corte. In questo periodo Palagi dipinge, progetta mobili e arredi per le residenze sabaude, fornisce disegni a scultori per la realizzazione di statue in bronzo (Dioscuri per il cancello del palazzo reale di Torino, statua del Conte Verde). Lavora alla ristrutturazione del castello di Pollenzo e della residenza di Racconigi e a lui si deve la sontuosa sala da ballo del palazzo reale di Torino. I suoi interessi multiformi lo portano a raccogliere una ricca collezione di dipinti e oggetti antichi, confluita dopo la sua morte, assieme alla biblioteca e al fondo di disegni e autografi, ad arricchire le istituzioni culturali del Comune di Bologna.
Antonella Mampieri
Opere




Monumento Sampieri - De Gregorio
pittura murale







Eventi

Bologna nel Secolo dei Lumi - il Settecento
1700 | 1799



La Brera bolognese
1778 | 1881


Scultori bolognesi e committenze pubbliche
1796 | 1896

Il triennio giacobino e l'età napoleonica a Bologna
19 giugno 1796 | 8 maggio 1814


La fortuna critica della Certosa
1801 | oggi



Settanta celebrita' dimenticate
1827 | 1964


Bologna alla Biennale di Venezia
1903 | 1964
Luoghi

Bologna nel Lungo Ottocento
1796 | 1915

Chiostro III - Terzo
È stato a



Persone

Aldrovandi Carlo Filippo
7 Maggio 1823

Basoli Antonio
Bologna, 30 Maggio 1848
Ha lavorato con

Bassi Giovanbattista
1852

Burcher Gaetano
1828

Canova Antonio
13 Ottobre 1822

Guizzardi Giuseppe
Bologna, 1861
Amico/a

Martinelli Vincenzo
Bologna, 20 Aprile 1807
Ha lavorato con
Piccioli Prudenzio
Modena, 1883
Rizzi Petronio
notizie 1822
Ha lavorato con

Tambroni Gaetano
Bologna, 1841
Valiani Bartolomeo
Pistoia, 1842
Ha lavorato con

Barbieri Giovanni
Bologna, 1864

Baruzzi Cincinnato
Bologna, 28 Gennaio 1878

Brjullov Karl Pavlovič
11 Giugno 1852

Gandolfi Mauro
Bologna, 1834
