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Tiziano Pagan De Paganis

5 Novembre 1858 - 7 Novembre 1932

Scheda

"Tiziano Pagan De Paganis pittore veneto, nato a Verona e residente a Bologna. Questo artista trova effetti veramente sentiti, è sicuro e robusto. Alla Promotrice del 1885, espose: Un ottimo amico; Un assalto impreveduto; Angelus Domini pieno di dolcezza e di grazia. All'esposizione tenuta a Bologna, nell'anno 1888, inviò: Il Rio di Porretta; Fiori; Ricreazione; Undici disegni, studi dal vero, e tre figure, disegni a matita." (Tratto dal 'Dizionario degli artisti italiani viventi', ed Gonnelli, Angelo De Gubernatis, 1906).

Tiziano Pagan de' Paganis (Verona, 1858 - Bologna, 1932). Figlio dell'architetto Marcantonio Pagan de' Paganis, architetto civile e militare che presenta ben ventun progetti architettonici in occasione della Prima Mostra di Belle Arti dell'Emilia (Atto verbale 1863, p.27) e fratello di un Euclide Pagan de' Paganis iscritto in Accademia a Bologna tra la seconda metà degli anni Sessanta e il 1870 e premiato per elementi di Figura e Pittura figurativa (Atti 1866-1867, p. 14; Atti 1867, pp. 4-5; Atti 1869, p. 4; Atti 1870, p. 8). La famiglia, pur essendo veronese, sceglie Bologna per gli studi artistici. Tiziano, nato il 5 novembre 1858 si iscrive in Accademia nel 1874. Ottiene premi nel 1875 (elementi di Figura) e nel 1876 (Architettura superiore); nello stesso anno 1876, non ancora ventenne, insieme ad Ermenegildo Giorgi, ottiene la patente all'insegnamento del disegno nelle scuole tecniche, normali e magistrali. Nei dizionari è ricordato come paesaggista, ritrattista e pittore di genere e allo stato attuale delle ricerche la sua carriera pare svolgersi dalla fine degli anni Settanta fino alla fine del secolo. A Milano nel 1878 espone tre acquarelli: Il Foro romano, Una palma e Le due torri, Asinelli e Garisenda. Alla Promotrice di Verona - ci informa Comanducci - espone almeno nel 1883 (L'astronomo) e nel 1886 (Una prima posa, La chiave del clarino); a quella fiorentina nel 1885 (Un ottimo amico, Un assalto impreveduto, Angelus Domini). Nel 1884 è a Milano con Piccola caccia e nel 1888 partecipa all'esposizione emiliana con Il rio di Porretta, Ricreazione, due quadri di Fiori, undici studi dal vero e tre disegni a matita. Comanducci ricorda un suo acquerello, Dopo la vittoria e Guardiana di greggi, venduto a Parigi nel 1897. Partecipa alle esposizioni della Francesco Francia sin dagli esordi nel 1895 con diverse miniature riunite in un'unica cornice, genere nel quale si distingue, e ha successo e di cui si hanno esempi (Nove ritratti miniati) donati dall'autore nel 1917 alla Pinacoteca Nazionale a Bologna. Nel 1896, sempre in occasione della mostra della Francesco Francia, espone uno Studio (chiaroscuro), San Giovanni Evangelista (chiaroscuro) e Effetti di una briscola; nel 1897 propone Piazza del Teatro Comunale e Torre degli Asinelli; nel 1898, La presa di tabacco e, nel 1899, Tentazione e delle miniature. Al momento non vi è traccia delle due opere di Pagan De' Paganis riprodotte nell'Album Belluzzi (Fra serva e padrone, n. 154 e La lotta, n. 155); nei depositi del MAMbo è però presente una sua Veduta di San Giacomo "in grado di cancellare, pur nella fedeltà al dato visivo, ogni elemento di casualità e di far vivere il dipinto nel tempo assoluto delle forme". Nelle Collezioni della Fondazione Carisbo è invece conservato un suo ritratto fotografico (Il Prof. Tiziano Pagan de Paganis, Bologna, Collezione Carisbo, MISC. Not. 066). Antiquario, fu lui a vendere alla Pinacoteca Nazionale di Bologna la Scena di cortile, di Giuseppe Maria Crespi (1665-1747). Pagan de' Paganis muore il 7 novembre del 1932, è sepolto nel Chiostro X (primo piano, loggia est) della Certosa di Bologna.

Isabella Stancari

Testo tratto da: Isabella Stancari, 'Il Primo album fotografico Belluzzi e i pittori bolognesi della Seconda metà del secolo XIX', Bollettino del Museo civico del Risorgimento, Bologna, anno LXIII - LXVI, 2018 – 2020, Bologna, 2022. Bibliografia e fonti: L'Arte Bolognese [post 1898]; ACBo, Fogli sepolcrali, Sepolcro privato, n. 25, acquisto 25 agosto 1933; Atti 1873-74, 1874-75, 1875-76, p. 41; Esposizione Milano 1878, nn. 10-11, 41; Esposizione Milano 1884, n. 309, p. 27; Esposizione Bologna 1888, nn. 31-34, p. 26, nn. 29, 71, p. 149; De Gubernatis 1889, p. 341; Francesco Francia 1898, n. 64, p. 6; Francesco Francia 1899, n. 138, p. 10 e n.168, p. 12; Bénézit 1953, p. 481; Comanducci 1962, pp. 487-488; Bologna 1981, pp. 468, 469, 470, 471, 472; Pasquali 1995, pp. 17, 21, 23; Bologna 2001b, pp. 369-370; Giumanini 2002, p. 270; Pinacoteca Nazionale 2013, n. 255a-i, p. 291.