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Monumento Masi

1944

Schede

Su un basamento mistilineo in marmo, è collocata la statua in marmo bianco di Carlo Masi, studente al secondo anno di Medicina e Chirurgia, che si staglia contro un fondo rivestito da lastre di marmo nero. Sulla parte centrale del basamento è collocato un tondo in marmo bianco raffigurante il ritratto dei genitori del defunto; sulle due parti laterali del basamento sono posti due elementi in marmo bianco con luce votiva. L’opera risale al 1944 ma non presenta né una firma né una sigla; per certi versi è estranea alla cultura plastica ed al gusto estetico italiano dell’epoca ma potrebbe essere riferita ad artisti locali di primo piano quali Luciano Minguzzi o Mario Sarto.
L’opera propone il ritratto a figura intera di un giovane elegantemente vestito secondo la moda degli anni immediatamente precedenti il secondo conflitto mondiale: indossa un completo formato da giacca a doppio petto e pantaloni con piega e risvolto, portati con una camicia ed una cravatta annodata secondo il modo ancora oggi in uso.
La moda maschile, nel Novecento, fece chiaramente riferimento all’Inghilterra che si manteneva legata alla figura del proprio sovrano, Edoardo VII. Egli era considerato l’arbitro dell’eleganza, a lui furono legati tutti i minimi cambiamenti che apparvero nel vestire maschile; da lui derivarono infatti l’abitudine di lasciare slacciato l’ultimo bottone del gilet e la creazione del finto risvolto all’orlo dei pantaloni. La moda del risvolto comparve intorno al 1900 da un banalissimo episodio occasionale: Edoardo VII trovandosi su un campo da corse fangoso, si rimboccò l’orlo dei pantaloni per non insudiciarli. In breve tempo tutti gli uomini inglesi portarono i pantaloni con l’orlo risvoltato e in tal modo furono confezionati dai sarti.
Il fazzoletto che la figura porta al taschino della giacca è invece un elemento che comparve già verso la metà del XIX secolo.

Silvia Sebenico