Monumento di Sebastiano Tanari

Monumento di Sebastiano Tanari

pittura murale 1809 circa

Scheda

Il conte Sebastiano Tanari muore a Bologna nel 1809 e la vedova, Giulia Malvasia, acquista per la sua tomba un arco nel Chiostro III nello stesso anno. Della realizzazione del monumento dipinto sono incaricati due artisti, il pittore d’ornato Francesco Stagni e quello di figura Giovanni Battista Frulli.
Il monumento è concepito come una nicchia con copertura emisferica a cassettoni romboidali in cui si apre in alto un oculo. Due cornici, una a ghirlande e una a greche, chiudono delle tabelle e delle basse nicchie. Al centro della struttura è collocato un mausoleo dalle ricche figurazioni. Dalle incisioni ottocentesche è possibile apprezzare la scalinata centrale che permetteva di accedere alla porta centrale aperta, che si apriva sulla camera sepolcrale contenente il sarcofago. Oggi sia l’apertura che la scala sono state cancellate per inserire nuove lapidi commemorative. Ai lati della porta siedono simmetricamente le due figure della Musica a sinistra, con la lira tra le mani e il cigno, e della Scienza, appoggiata al globo. Sopra la porta è collocato un tondo con il profilo del defunto volto a sinistra. Lateralmente pendono da nastri trionfi di strumenti musicali allusivi alla passione del defunto per la musica e alla sua appartenenza all’Accademia Filarmonica e libri che si riferiscono al suo interesse per le scienze e per la letteratura. Il vertice della struttura è costituito dal un attico con il bassorilievo che raffigura la scena del compianto di Sebastiano Tanari e da una cupola coronata dalla figura stante della Fede, con in mano la croce e un cuore infiammato.

Antonella Mampieri

Descrizione tecnica

Il manufatto è costituito dalla decorazione pittorica dell'arcata; nella parte inferiore è collocata una lapide sepolcrale in marmo bianco, con iscrizioni incise e rubricate. Il dipinto raffigura un monumento sepolcrale nella cui parte centrale sono collocate due lapidi commemorative (quella inferiore è dipinta); ai lati sono dipinte due figure allegoriche. Sopra le lapidi è dipinta una formella circolare con l'effigie del defunto; poco sopra è posta una lapide commemorativa sovrastata da un fregio. A coronamento del monumento sepolcrale è posta una figura femminile con croce latina. Lo sfondo della rappresentazione è costituito da una nicchia vista prospetticamente, con catino cassettonato.

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Brigida Fava Ghisilieri
Brigida Fava Ghisilieri

Elena Musiani, Brigida Fava Ghisilieri. Intervento del 14/11/16 presso la Biblioteca dell'Archiginnasio nell'ambito della Rassegna La città delle donne.

Documenti
Due notti alla Certosa di Bologna nel 1815
Tipo: PDF Dimensione: 7.36 Mb

Bernardo Gasparini, Due notti alla Certosa di Bologna nel 1815, Bologna, Tipografia Governativa alla Volve, 1845. Collezione privata.

Bibliografia
Specimen Inscriptionvm Coemeterii Bononiensis.
Schiassi Filippo
1809 Bologna Tipografia Giuseppe Lucchesini