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Monumento di Domenico Tesi

monumento composito 1824 - 1850 circa

Schede

Il monumento è dedicato a Domenico Tesi, il quale svolse importanti cariche cittadine ed era figlio del celebre architetto e pittore Mauro, qui ricordato nei testi delle lapidi. L'opera che attualmente si ammira sostituisce quella originaria, realizzata nel 1824 circa e commissionata da Giorgio Tesi, figlio del defunto. La prima opera si affacciava su un arco aperto che collegava il Chiostro III al prospicente Chiostro I° di Ingresso e le fonti lo descrivono come opera di Gaetano Ferri e Luigi Basoli per le parti dipinte e Ferrante Marconi per il busto marmoreo. Nel momento in cui si decise di spostare il nuovo arco di accesso si chiuse quello dove si trovava il nostro monumento. La posizione comunque coincide con quella che tutt'ora si vede. Progettista ed esecutore del nuovo monumento, realizzato interamente in gesso, non sono al momento conosciuti ma il complesso si può comunque datare entro la prima metà del XIX secolo proprio per l'uso dei materiali. Il ritratto del defunto è rappresentato con abiti contemporanei, mentre in quello originario era raffigurato in maniera classicheggiante. In questo sepolcro riposa anche la moglie di Mauro Tesi, Elisabetta Romagnoli, morta nel 1805.
Riferendosi alla prima versione del monumento a lui dedicato, riportiamo un brano tratto dalle descrizione del monumento inclusa nella Collezione dei Monumenti Sepolcrali del Cimitero di Bologna, edito da Giovanni Zecchi tra il 1825 e il 1827. “...Morì quest'uomo pieno di virtù, e di meriti il giorno sedicesimo di Maggio dell'anno mille ottocento ventiquattro, sessantesimo sesto dell'età sua, lasciando desiderio di se a tutti gli uomini onesti. Gli fu eretto monumento in questo nostro Cimitero Comunale per amorosa sollecitudine del figlio Giorgio, che vi raccolse dentro anche le ceneri della sua ava Elisabetta Romagnoli, della zia Rosa Tesi, e del fratello Mauro, e il destinò eziandio a se medesimo, ed a' suoi eredi. L'opera di pittura fu condotta da Gaetano Ferri Professore di Belle Arti in Macerata sul disegno dell'esimio nostro Pittore Luigi Basoli, e il busto di rilievo è opera del valente giovine Ferrante Marconi Mantovano, e finalmente le iscrizioni elegantissime sono del Canonico Filippo Schiassi celebre Professore d'Archeologia in questa nostra Pontificia Università”.

Roberto Martorelli

N.B. Scheda in aggiornamento

Descrizione tecnica

Arco pieno con fascia decorativa perimetrale con motivo vegetale a palmette. Nella parte inferiore è posta una lapide iscritta a lettere incise e rubricate con cornice decorativa; nella parte superiore vi è un oculo con busto maschile sostenuto da una mensola decorata a foglie d'acanto. Sullo zoccolo sono poste tre lapidi in marmo con iscrizione a lettere incise e rubricate.