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L'abbandono preveduto

1865 ca.

Schede

Raffaele Faccioli (1845 - 1916), L'abbandono preveduto (L'inganno preveduto), 1865 ca. Ubicazione: Roma, Palazzo del Ministero di Grazia e Giustizia Il dipinto è da identificarsi con L’abbandono preveduto, presentato dal giovane Faccioli alla mostra della Protettrice di Bologna del 1865, e venduto due anni dopo in occasione della Promotrice fiorentina del 1867 al Ministero della pubblica istruzione. Quest’ipotesi identificativa è sostenuta anche da aspetti stilistici e tematici congruenti con il percorso dell’artista. Ci troviamo davanti a una scena di genere, di ambientazione contadina, molto conforme alle mode degli anni Sessanta e per certi versi molto vicina alla produzione di Orfeo Orfei e soprattutto di Gaetano Palazzi. Si tratta di un dignitosissimo dramma d’interni, dove compare già la poetica intimista di Faccioli, nonostante la vecchia accanto alla ragazza disperata sia un poco di maniera. Il disegno è fermo e la finestra aperta permette alla luce di illuminare un interno povero, osservato in tutti i suoi elementi, con qualche caduta anedottica di cui l’artista farà piazza pulita con il Belisario. Per il momento comunque il pittore diciannovenne, ancora albergato al Venturoli, sta esplorando le possibilità del Vero attraverso la luce.

Isabella Stancari

Testo tratto da: Isabella Stancari, 'Il Primo album fotografico Belluzzi e i pittori bolognesi della Seconda metà del secolo XIX', Bollettino del Museo civico del Risorgimento, Bologna, anno LXIII - LXVI, 2018 – 2020, Bologna, 2022. Bibliografia: Gazzettino 1867, (n. 3 del 2 febbraio 1867) p. 23; Società Protettrice 1865, n. 57; Bologna 1983b, p. 217; Bologna 2008-2009, p. 12.