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La suonatrice d’arpa

1865

Schede

Giuseppe Antonio Ferrari (Corticella, 1822 - ivi?, 1896), La suonatrice d'arpa, 1865. Ubicazione: sconosciuta. Il dipinto fu presentato in occasione dell’esposizione della Società Protettrice del 1865 insieme a Il colonnello Bechi toscano fucilato dai russi nel 1863 (n. 21), e a dei Fiori, dipinti dal vero. La suonatrice d’arpa fu acquistato dalla Protettrice per 190 lire. Il soggetto di genere incontrò evidentemente l’interesse della Società più dell’impegnativo Colonnello Bechi. Come quest’ultimo risente dell’esempio stilistico di Muzzi e spiace non poter vedere quali fossero gli accordi cromatici scelti dall’autore per verificare se vi sia un’eco delle cromie “nordiche” che si incontrano in Muzzi. Qui Ferrari sembra un corretto punto di incontro tra il gusto leggero e biedermaier di Muzzi nel trattamento di ritratti e ritratti di gruppo (Il racconto a Pillnitz, commissionato da Severino Bonora (1801 - 1866), i ritratti del periodo russo o i ritratti di famiglia) e una robusta descrizione di interni borghesi descritti con una certa accuratezza fotografica (la tappezzeria, il tappeto, il salotto come una scatola in cui è “contenuta” la musicista), che sarà poi portato avanti con mano più leggera ed elegante da Luigi Busi.

Isabella Stancari

Testo tratto da: Isabella Stancari, 'Il Primo album fotografico Belluzzi e i pittori bolognesi della Seconda metà del secolo XIX', Bollettino del Museo civico del Risorgimento, Bologna, anno LXIII - LXVI, 2018 – 2020, Bologna, 2022. Bibliografia: Società Protettrice 1865, n. 94; Bologna 1983b, p. 67.