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Il plebiscito romano

1870 ca.

Schede

Soggetto di questa oleografia è il plebiscito che nel 1870 sancì l’annessione di Roma al Regno d’Italia. Castel Sant’Angelo e San Pietro, simboli del potere papale appena cessato, fanno da sfondo alla gente festante. In primo piano, sulla sinistra, Garibaldi e Vittorio Emanuele II, già assurti, all’epoca, all’olimpo dei padri della patria; sulla destra un prete in tonaca e cappello si rammarica e tenta di trattenere con la mano un popolano il quale però, del tutto incurante di lui, si unisce all'entusiasmo comune; i due personaggi sono fronteggiati da un cane che, coi suoi latrati, sembra al tempo stesso partecipare alla festa del secondo e "tenere a bada" il primo. Al centro della scena l’Italia turrita, con la stella in fronte, calpesta un mantello da cui tenta di sfuggire una sorta di demonio, e fa quasi pensare ad una similitudine con immagini sacre nelle quali la Madonna calpesta il serpente, simbolo del male. La circondano un bersagliere, un garibaldino e tanti popolani; bandiere tricolori punteggiano la scena.

L'oleografia è il risultato di un particolare procedimento litografico che consente di ottenere, mediante l'utilizzo di diverse matrici, una per ogni colore, la riproduzione perfetta dei quadri ad olio; grazie al costo relativamente contenuto, si diffusero rapidamente nelle case della piccola e media borghesia del secolo scorso, rispondendo compiutamente, con i loro colori vivaci e pieni, all'idea che la casa dovesse essere "un nido di cose belle e preziose". Le oleografie venivano utilizzate prevalentemente per arredare i salotti e gli altri ambienti di rappresentanza della casa borghese, con l’obiettivo anche di trasmettere i sentimenti e gli ideali dei proprietari. Tale funzione era ugualmente affidata ai numerosi oggetti -piatti decorativi, statuette, fermacarte, soprammobili- che affollavano il salotto e, in misura minore, gli altri ambienti delle case ottocentesche. Attraverso questa serie di “gadgets” la patria entrava nel privato, nella sfera degli affetti e delle memorie; il richiamo ad essa assumeva un tono familiare e intimo; la presenza del tricolore su oggetti d’uso comune, se da un lato poteva banalizzarne il messaggio ideale, dall’altro contribuiva a diffonderlo in maniera più capillare.

Anonimo, Il plebiscito romano, 1870 ca. Oleografia su tela, 42 x 58 cm. Museo civico del Risorgimento di Bologna.

Otello Sangiorgi