Gandolfi Antonio

Gandolfi Antonio

20 Febbraio 1835 - 20 Marzo 1902

Note sintetiche

Scheda

Militare, politico, esperto e scrittore di cose militari, Antonio Gandolfi (Carpi, 20 febbraio 1835 - Bologna, 20 marzo 1902) completò la propria formazione presso l’Accademia militare di Modena, città ove si laureò in Ingegneria nel 1858.

Svolse una rapida carriera militare prima come ufficiale nell’esercito del Regno di Sardegna, poi in quello nazionale. Tra i pochi generali in possesso della laurea, Gandolfi fu non solo militare, ma anche politico: venne infatti eletto deputato nelle file della Sinistra nel 1874 e riconfermato fino al 1892. Durante l’attività parlamentare presentò numerosi progetti di legge e fu più volte relatore del bilancio del Ministero della Guerra e di quello dei Lavori Pubblici. Nel giugno del 1890 Francesco Crispi, presidente del Consiglio, lo nominò governatore civile e militare della Colonia Eritrea.

Gandolfi giunse nella Colonia, fondata da pochi mesi e dai confini ancora incerti, con il compito di portare avanti una politica leale nei confronti dell’imperatore d’Etiopia, Menelik II. Nel 1891 il nuovo presidente del Consiglio Antonio Starrabba di Rudinì cambiò la strategia politica italiana. Il governatore Gandolfi, facendosi interprete di questa linea, iniziò a porre le premesse per l’organizzazione di un incontro sul fiume Mareb con i responsabili politici e militari del Tigrai, vassalli ma rivali dell’imperatore.

Gandolfi mantenne l’incarico di governatore fino al 28 febbraio 1892, quando su sua richiesta venne esonerato. Dopo il ritorno in Italia continuò la carriera militare, conclusa con il comando del VI Corpo d’Armata a Bologna. Della sua esperienza eritrea lasciò un lungo memoriale in forma di epistolario, scritto probabilmente dopo il 1896 e rimasto inedito (conservato presso la Biblioteca comunale dell’Archiginnasio ), che intitolò Il Governo Civile e Militare in Eritrea (dal giugno 1890 al marzo 1892). Lettere del generale A. Gandolfi, oltre alle carte e alle splendide fotografie originali che documentano in presa diretta l’Africa vista dagli Italiani. Durante gli anni successivi alla conclusione del governatorato Gandolfi mantenne un silenzioso riserbo su tale esperienza e più in generale sulla politica coloniale, fino al 1895 quando pubblicò in forma anonima lo scritto La nostra politica africana. Timori e speranze di un ex funzionario eritreo, che conteneva dure critiche alla politica espansionistica di Crispi e di Baratieri.

Il 21 novembre 1901 fu nominato senatore. Morì a Bologna l'anno successivo, il 20 marzo 1902.

Mirtide Gavelli

Bibl.: Eritrea 1885-1898: nascita di una colonia attraverso i documenti e le fotografie di Antonio Gandolfi, Ledru Mauro e Federigo Guarducci, a cura di Maria Grazia Bollini, Bologna, Comune, 2007. I testi sono rilasciati sotto licenza CC-BY-SA.

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Articoli di argomento vario: Touring Club, esplorazioni, cultura funeraria, criminologia e brigantaggio, miniere di zolfo, fusione delle campane, eloquenza, pedagogia, scultura. Estratti dal periodico 'La Lettura - rivista mensile del Corriere della Sera', Milano, 1905/1906