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Dopo il temporale

ultimo quarto del XIX secolo

Schede

Luigi Bertelli (1833 - 1916), Dopo il temporale. Ubicazione: sconosciuta. Luigi Bertelli porta un pastello intitolato Dopo il temporale all’esposizione di primavera della Francesco Francia del 1899 (Francesco Francia 1899, n. 159, p. 11 e Bologna 1984, p. 295). Difficile dire se la fotografia riproduca un olio o un pastello - tecnica veloce che nel paesaggio a queste date richiama immediatamente l’esempio del fiorentino Vighi - dato che i tratti verticali con cui sono definite le sterpaglie potrebbero essere stati eseguiti con entrambe le tecniche. Un’inquadratura molto simile con un grande e frondoso gruppo d’alberi, la si trova in un album con undici fogli e dedicato al figlio Flavio (1865 - 1941), conservato oggi presso la Fondazione della Cassa di Risparmio in Bologna, datato tra il 1895 e il 1900 e con paesaggi e scorci dei laghi di Como e Varese (Varignana 1977, pp. 354-356, in part. n. 343, p. 356). D’altro canto segni pastosi e grossi di pennello che formano il prato in primo piano richiamano la pittura dei barbizonnier conosciuta grazie al viaggio a Parigi del 1867. Si pensi ad esempio al Gruppo di castagni, Apremont (1855, Parigi, Louvre), di Théodore Rousseau (1812 – 1867), che riprendeva a sua volta gli esempi seicenteschi di un Jacob van Ruisdael (1628 ca. - 1682).

Isabella Stancari

Testo tratto da: Isabella Stancari, 'Il Primo album fotografico Belluzzi e i pittori bolognesi della Seconda metà del secolo XIX', Bollettino del Museo civico del Risorgimento, Bologna, anno LXIII - LXVI, 2018 – 2020, Bologna, 2022. Bibliografia: inedito.