Cigno | Schwan

Cigno | Schwan

Scheda

Nella cultura greco-romana il cigno è archetipo di bellezza e nobiltà. Infatti Zeus seglie la forma di un cigno per sedurre Leda. L' animale sarebbe sacro ad Apollo e la bellezza del suo canto sarebbe già sottolineata nel XXI degli Inni Omerici, dedicato appunto al dio. Nella tradizione antica il cigno prima di morire emette un verso melodioso, quasi un canto (cfr. Platone, Fedone, 84-85). E' simbolicamente legato alla musica e ad altre muse come Erato (musa della Poesia Lirica) e Clio (musa della Storia). Nel Ripa è attributo dell'Augurio Buono.

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Gian Marco Vidor

"“Il cigno, uccello famosissimo, si trova esser ornato di molte parti e qualità illustri, senza che si riconosca in lui alcun vizio. Per ciò che in quanto al corpo egli è di piume bianchissime. Il qual colore oltre all’esser vago a vedere, è posto ancor dagli scrittori sacri per la purità, per l’innocenza, ed ancora per la fede” (Ripa). Il cigno è dunque animale di eletta nobiltà, anzi di origine divina, ché la suggestiva favola di Giove amatore di Leda lo identifica con il signore del cielo, padre e re degli uomini.
Più particolarmente fu dedicato ad Apollo, e simboleggiò la poesia (es.: nel bassorilievo in marmo greco del tempio malatestiano di Rimini).
Con apponimento molto discusso e controverso, è usato anche come concetto zoologicamente espresso della musica. Claudio Eliano affermò che il cigno canta soltanto allo spirare di Zefiro, e il comentatore secentista aggiunge: “come i musici che non cantano mai se non spira qualche vento delle loro lodi e appresso persone che gustino la loro armonia” (Ripa). Altri antichi non credettero alla buona voce del cigno (Virgilio, Orazio, Lucrezio); e lo scetticismo scientifico moderno negò al cigno la voce armoniosa, e fu errore, dicesi, poiché egli va ascoltato nello stato di libertà e non in quello di schiavitù. Cignus musicus è soltanto quello selvatico, e la scienza ne studiò il canto, e confermò che le sue note dell’agonia sono una commovente realtà, sia pure alquanto abbellita dalla leggenda (Pallas, Faber, Homeyer, Olafsson, Schilling).

Amabil sire è il cigno, e con l’impero / Modesto delle grazie i suoi vassalli / Regge, ed altri volator sorride, / E lieto le sdegnose aquile ammira. (Foscolo - Le Grazie – 384)

Simbolo, quindi, di amabilità, di magnanimità, secondo il consentàneo elogio di Buffon: “Il cigno regna sulle acque con tutti i titoli dell’impero di pace: la grandezza, la maestà, la amabilità; con possanza e con forza, con coraggio e volontà di non abusarne, di non adoperarle che per la difesa; combattere e vincere senza aggredire; re pacifico degli uccelli acquatici, non pauroso dei tiranni dell’aria”.
La tradizione cristiana gli conferisce altre nobili significazioni. Il suo mitico candore, la sua immacolata purezza lo indicarono a simbolo della difesa della virtù. Ricordiamo la mistica spedizione del cigno, che conduce verso la virtù e verso l’amore la navicella di Lohengrin, a compiere l’impresa generosa di difendere Elsa perseguitata, e poi si allontana e rientra nell’arcano, sconosciuto come era giunto.
Come di mistero è avvolta la figura del cavaliere del San Graal, così misteriosa sembra agli abitanti del mare del Nord la comparsa dei cigni, che vi vanno a svernare dalle terre polari e dall’Irlanda, e ne ripartono con la mitezza della stagione. Vi sono anche cigni neri, poco comuni in antico, e dati per la eccezione:

Rara aris in terris, nigroque simillina cygno. (Giovenale)."

Testo tratto da: Giovanni Cairo, "Dizionario ragionato dei simboli", Ulrico Hoepli, Milano, 1922 (febbraio 2022). Per approfondire il tema della simbologia funeraria ottocentesca cliccare qui.

The Swan. In the Greek-Roman culture the swan is the archetype of beauty and nobility. Indeed Zeus chose the appearance of a swan to seduce Leda. The animal is holy to Apollo and the beauty of its song is already stressed in the XXI of Homeric Hymns, dedicated exactly to the god. In the ancient tradition before dying the swan emits a melodious sound, similar to a song (cf. Plato, Phaedo, 84-85). It is symbolically linked to the music and to the Muses like Erato (muse of Lyrical Poetry) and Clio (muse of History). For Ripa the swan is attributed to the Good Omen.

Der Schwan. In der griechisch-römischen Kultur ist der Schwan der Archetyp von Schönheit und Eleganz. Zeus wird zum Schwan um Leda zu verführen. Für Apollo ist der Schwan heilig und die Schönheit seines Gesanges wurde von Homer im XXI Gedicht seiner Gott gewidmeten Hymnen bekräftigt. In der alten griechisch-römischen Tradition wurde überliefert, dass der Schwan, bevor er stirbt, einen melodischen Klang von sich gibt (Vergleich Platon, Fedone 84f). Der Schwan ist symbolisch mit der Musik und Zeus’ Musen (Töchtern), wie Erato, die Muse der lyrischen Poesie, und Clio, der Muse der Geschichte verbunden. Bei Ripa steht der Schwan auch für den “guten Wunsch”.

Traduzioni del testo di Gian Marco Vidor a cura della classe 5 H del Liceo Scientifico “Augusto Righi” di Bologna, nell'ambito del progetto di scambio culturale con il Liceo "Europaschule" di Bornheim, Germania, maggio-ottobre 2014

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