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Teresa (Luisa Camilla) Carniani

28 marzo 1785 - 9 gennaio 1859

Scheda

Teresa Carniani nacque a Firenze il 28 marzo 1785 da Cipriano Carniani e da Elisabetta Fabbroni, in una famiglia non nobile, ma agiata: i Fabbroni appartenevano infatti al patriziato toscano e lo zio materno era professore di chimica, fisica ed esperto di storia naturale. La giovane trascorse la fanciullezza in compagnia della zia Teresa Pelli Fabbroni, il cui salotto annoverava tra i frequentatori i principali nomi della vita politica e culturale dell’epoca: Alfieri, Verri, Humboldt e la contessa d’Albany. Qui Teresa apprese l’arte del conversare e le regole per vivere in società; fu sempre in quel salotto che conobbe il conte Francesco Malvezzi de’ Medici, che sarebbe divenuto suo sposo, nonostante l’iniziale opposizione della famiglia di lui. Il matrimonio avvenne il 1° novembre 1802 e la coppia si trasferì nel palazzo bolognese nell’odierna via Zamboni.

A Bologna, Teresa decise di coltivare il suo amore per le lettere e per la poesia il cui studio “come che non mai coltivato, era sin dalla fanciullezza stato sempre il mio prediletto”; maestri le furono l’abate Giuseppe Biamonti, Paolo Costa, Giuseppe Mezzofanti, da cui apprese le lingue straniere e in modo particolare l’inglese, e la contessa Olimpia de’ Bianchi, amica di M.me de Staël, che le insegnò la letteratura francese. Teresa si cimentò inoltre nella composizione poetica, per la quale ricevette l’ammirazione di Vincenzo Monti, e scrisse anche un poemetto storico di tema medioevale. In prosa scrisse alcune volgarizzazioni ciceroniane di pregio, per le quali ottenne riconoscimenti accademici, e famose furono poi le sue traduzioni dall’inglese de Il Riccio rapito e de Il Messia di Alexander Pope. La sua cultura e le sue opere le consentirono di essere accolta a pieni voti tra gli accademici felsinei e di essere iscritta, sotto lo pseudonimo di Ipsinoe Cidonia tra le pastorelle d’Arcadia. Ottenne inoltre il diploma dell’Accademia Tiberina, quello dell’Accademia latina e nel 1828 fu nominata accademica dei Filergiti. Nel 1836 venne infine accolta alla Regia Accademia delle Scienze di Torino, onore che raramente veniva accordato a una donna. Nelle sale di palazzo Malvezzi, Teresa riuniva ospiti illustri: tra di essi Vincenzo Monti, Paolo Costa e Giacomo Leopardi, assiduo frequentatore di casa Malvezzi per oltre un anno tra il 1825 e il 1826.

Teresa chiuse definitivamente le porte del suo palazzo agli amici nel 1840, quando, afflitta da disturbi nervosi, non si sentì più in grado di reggere ad un’esperienza intellettualmente molto faticosa, o forse anche perché il clima politico stava mutando il volto anche dei circoli privati dove l’impegno civile cominciava a prevalere sul piacere del dibattito colto, terreno non adatto ad una donna che aveva scelto di lasciare la politica fuori dalle porte del suo salotto. Morì a Bologna il 9 gennaio 1859.

Elena Musiani