Caffè dell'Arena del Sole

Caffè dell'Arena del Sole

Scheda

Il locale si trovava a Bologna in via Indipendenza, sotto il portico posto di fronte al Teatro Diurno o dell'Arena del Sole. Così viene descritto nella 'Guida illustrata di Bologna - Storica artistica industriale', edita nel 1892 dalla Tipografia Successori Monti: "occupa una delle posizioni più simpatiche della città ed è tra i più antichi e frequentati, per quella coscienziosa cura con cui è condotto dai proprietari fratelli Nerozzi. L'attività con la quale questi curano il regolare andamento del Caffè, dà ragione del buon nome che godono e spiega perchè essi abbiano saputo conquistare le simpatie dei numerosissimi frequentatori. Questo caffè, illuminato a luce elettrica, rimanendo aperto in permanenza e trovandosi vicino alla Stazione è assai comodo pel forestiere che, oltre al servizio inappuntabile, vi ritrova un assortimento veramente raro di liquori esteri, di provenienza diretta, i quali costituiscono un pregio speciale".

Alfredo Testoni in 'Bologna che Scompare' (1931) lo ricorda come "il ritrovo ufficiale di tutti i comici che, trovandosi a Bologna, si fermano di preferenza a quel caffè a giocare a scopa, a leggere i giornali, e a dir male dei capocomici se sono scritturati o degli scitturati se sono capocomici". Tra gli avventori più assidui che animavano il locale segnala gli attori Alamanno Morelli ed Enrico Cappelli, il drammaturgo Ulisse Barbieri, il marinaio bolognese - e poeta - Umberto Roversi, il direttore dellla 'Gazzetta dell'Emilia' Antonio Cuzzocrea e i giornalisti Cesare Chiusoli e Cesare Dallanoce (Dalla Noce) che si firmava con lo pseudonimo Cesare Moscata.

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Documenti
Guida artistica commerciale industriale
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Guida artistica, commerciale ed industriale per l'interno della città di Bologna; anno settimo, Bologna, Società Tipografica dei Compositori, 1872. Collezione privata.

Quando non si giocava a carte
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Erberto Fiorilli, Quando non si giocava a carte. Estratto dal periodico 'La Lettura - rivista mensile del Corriere della Sera', Milano, 1924.

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