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Carlo Bruera

1769 ca. - 21 Aprile 1840

Scheda

"Il ventunesimo di aprile mille ottocento quaranta apparve tristo in Bologna per la mancanza di CARLO BRUERA già impiegato dell'Ufficio del Bollo straordinario di questa città. Egli aveva oltrepassato l'anno settantunesimo della sua vita, ed il trigesimo quinto di pubblico servigio. Nei diversi impieghi a Lui affidati, diede le più luminose prove di fedeltà e di specchiata onoratezza. Alle maniere affabilissime (che ogni sua parola era soave stimolo per tutti ad amarlo) univa Egli uno squisito sentire nell'arte drammatica, in cui sommamente si distinse qual egregio declamatore e perspicace istruttore, la qual cosa gli ottenne i migliori allievi fra quasi gl' innumerevoli, che attinsero per Lui in quello studio i più proficui ammaestramenti. Ne tutto ciò gli impediva il meditare sopra altre cose di non minore importanza, come fu allora che primo indusse a Bologna la litografia e la stampa dei drappi nella pregiata sua antica fabbrica di carte colorate. Chi poi suo intimo il conobbe da vicino rammenterà sempre, e con dolce emozione, la ingenua modestia, l'ottimo cuore leale e benefico, e tante sue rare doti, rese anche più amabili ed elevate da un profondo sentimento religioso. La sua fine fu degna di Lui. -Sebbene oppresso da fierissima infermità del fegato, divenutogli, come poi ne fece accorti l'autopsia, di una mole assolutamente straordinaria, e, nella interna sostanza, di una insolita durezza, confortato dei religiosi soccorsi, spirò rassegnatissimo, perché senza il rimordimento di essere stato mai nocitore di alcuno, e perché fra il novero dei pochissimi poteva dire: = Ho vivuto una vita meglio altrui che mia. = Q." (Testo tratto dal periodico LA FARFALLA n.46, Bologna, Martedì 18 Novembre 1840)

E' sepolto nella Certosa di Bologna, Chiostro V o Maggiore di levante, n. 211 (attuale portico ovest del Chiostro VIII).