Armandi Avogli Pietro

Armandi Avogli Pietro detto/a Guelfo

1862 - 1916

Note sintetiche

Scheda

Pietro 'Guelfo' Armandi Avogli (Forlì, 1862 - Bologna, 1916), uomo di solida cultura, è un nobile possidente, amante della vita mondana, del teatro, dei viaggi -anche d’esplorazione-, dello sport. Laureato in giurisprudenza con una tesi su “Del diritto d’alimenti” (1885), è vicino alle posizioni del maestro Luigi D'Apel e di Francesco Berti. Nonostante Guelfo non abbia mai esercitato la professione, questa formazione ne spiega la sensibilità ai problemi sociali che fa da sfondo anche alle sue amicizie, in particolare con Enrica Gotti, moglie di Quirico Filopanti.

Di famiglia benestante, può permettersi innumerevoli visite alle città italiane, alle grandi capitali europee come Vienna o Budapest. Nel 1891 compie un tour di venticinque giorni in Egitto e prima del matrimonio pensa ad una spedizione in India. Un vero e proprio 'sportman' dell'epoca: fa scalate, va a cavallo e affronta impegnative gite in bicicletta, spesso assieme ad amici. E’ iscritto al Club Alpino Italiano e ad altri club bolognesi. Si reca sovente a Massa Lombarda (Ra), dove la famiglia possiede un palazzo, terreni con importanti vigneti ed anche un palco nel locale teatro: appassionato di musica, in particolare di opere liriche, frequenta i teatri delle città visitate. Grazie al suo 'Diario' si può partecipare all'ansia per il fidanzamento nel 1892 e per il successivo matrimonio nel 1893 con Iside Nerina De Piccoli (Bologna, 1872 - ivi, 1916). In occasione dell'unione vengono pubblicati i Pernozze dedicati alla coppia da Leone Vicchi, Enrico Panzacchi ed Enrica Gotti, che è anche l'insegnante di lingua inglese dei due coniugi. Il viaggio di nozze si compie tra la Svizzera e Torino. Nel 1899 sono a Parigi e Londra. Sia Guelfo che Nerina sono entusiasti dell'Esposizione Universale di Parigi del 1900, che visitano a lungo. Nel 1901 vanno in Sicilia e Costantinopoli. Una vita intensa compromessa fin dalla giovane età da una subdola malattia curata senza felice esito dai migliori dottori di Bologna: il medico Vittorio Putti gli prescrive punture di morfina per lenire il dolore.

Gli amici descrivono Guelfo come 'uomo di rara e squisita cultura. Agricoltore studioso ed esperto, benefattore oculato e discreto'. Amante dell’arte dedicherà gli ultimi anni della sua esistenza alla progettazione del parco di Villa delle Rose che avrebbe voluto abbellire con copie di importanti gruppi scultorei. E’ sepolto nella tomba di famiglia degli Armadi Avogli Trotti nel terzo chiostro del nucleo più antico della Certosa di Bologna, proprio dietro la chiesa. Muore il 10 ottobre 1916 e la moglie lo seguirà poco dopo, il 18 dicembre. Nerina, in accordo con il marito, lascia erede universale il Comune di Bologna, che ancora oggi esegue la sua volontà utilizzando la Villa delle Rose, acquistata dai coniugi nel 1906, per esposizioni di arte contemporanea.

Anna Maria Matteucci, Manuela Rubbini

Bibliografia: Anna Maria Matteucci Armandi Avogli Trotti, Una "colta e generosa signora: Nerina Armandi Avogli De Piccoli; Manuela Rubbini, Una donazione per educare al bello, in 'Villa delle Rose 1916 - 1936, dalla donazione Armandi Avogli alla prima Galleria d'Arte Moderna', a cura di U. Zanetti, B. Secci, catalogo della mostra, MAMbo, 2016.

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