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Casaralta | motrici - vagoni ferroviari

1919 | 2001

Schede

Nel 1907 in località Casaralta erano presenti un’officina del gruppo bergamasco Fervet e, nei pressi, una succursale delle Officine Reggiane, diventata poi Società Italiana Generale Munizioni ed Armi (Sigma).
A dirigere quest’ultima era venuto nel 1913 da Bergamo Carlo Regazzoni (1882-1953), perito meccanico, già dipendente Breda a Milano e direttore delle Officine Ferroviarie Italiane a Napoli.
Tornato nella città natale come direttore tecnico della Fervet, dopo la Grande Guerra aveva maturato la decisione di mettersi in proprio, dando vita nel 1919, con Cesare Donati, alla Società in nome collettivo Officine di Casaralta. Trasferitosi definitivamente a Bologna, aveva acquistato i fabbricati della Sigma ed una serie di macchine ed attrezzature dalle Reggiane. 
L’ambito prescelto, la riparazione e la produzione di veicoli e materiali per ferrotramvie elettriche, grazie all’espansione delle aree urbane ed allo sviluppo dei trasporti collettivi, si era rivelata scelta vincente con importanti commesse soprattutto dalle Ferrovie dello Stato.
Divenuta Società Anonima nel 1935, nei decenni successivi la Casaralta aveva vissuto momenti difficili, motivati proprio da questo rapporto privilegiato che, pur mantenendo costante il lavoro legato alle riparazioni, risentiva del calo di nuovi ordinativi. Nel secondo dopoguerra, dal 1953, alla direzione era subentrato il figlio Giorgio (1918-2002), ingegnere, che aveva dato un rinnovato impulso all’Azienda, rinnovando edifici ed impianti, iniziando a produrre nuovi vagoni, carrozze ed elettromotrici. Entrata a far parte del Consorzio Firema nel 1980, ha cessato la produzione nel 2001.

Antonio Campigotto

Testo tratto da "La Ruota e l’Incudine la memoria dell’Industria Meccanica bolognese in Certosa", Minerva, 2016