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Giulio Casanova

1875 - 1961

Scheda

Giulio Casanova nasce a Minerbio in provincia di Bologna, da Vincenzo e Maria Ginevra Chiusoli. E' l'ultimo di otto tra fratelli e sorelle: Virgilio (nato nel 1852), Attilio (1856), Luigi (1859), Achille (1861), Claudia (1863), Virginia (1867) ed Arturo (1870). Insieme al fratello Achille sono tra le figure artistiche locali più rilevanti nel passagio dal gusto 'Umbertino' di fine '800 a quello Art Nouveau - Floreale e Déco. Da ragazzo lavora presso degli artigiani locali, in seguito frequenta a Bologna la Scuola Professionale di Arte Decorative (1893-1896) e dopo si laurea in architettura. Nel 1902 viene abilitato all'insegnamento presso il Regio Istituto di Belle Arti di Bologna. Nel 1899 a Bologna è tra i fondatori dell'Aemilia Ars, movimento che si ispira all'Arts & Crafts inglese. Tra 1896 e l'anno successivo è tra i tanti artisti ed artigiani coinvolti da Alfonso Rubbiani nel cantiere di restauro della basilica di San Francesco di Bologna. Nel 1902 è presente all'Esposizione Internazionale di Torino nellla sala dell'Aemilia Ars, con una cancellata in ferro della ditta faentina Matteucci, azienda con cui collaborerà a lungo. Come illustratore collabora con diverse riviste tra cui Fantasio, Italia Ride e per le strenne della Cassa di Soccorso degli studenti di Bologna, negli almanacchi de Il Natale della Lira. Sue numerose opere sono presenti nelle raccolte annuali 'Modelli D'arte Decorativa', edite a Milano all'inizio del Novecento.

Dal 1904 vive stabilmente Torino, l'occasione è l'esecuzione della decorazione esterna della residenza Besozzi. Il trasferimento da Bologna al capoluogo piemontese lo allontana dall'ombra del fratello Achille e gli consente di emergere. Qui svolge numerose docenze e viene chiamato a realizzare opere decorative e d'interni, tra cui gli arredi per gli istituti Maria Laetitia e Margherita di Savoia (1905), il caffè Baratti & Milano (1909). Collabora con diversi scultori, tra cui Edoardo Rubino (Tomba Porcheddu, Caffè Baratti) e Gaetano Orsolini (Portone dell'Università di Torino). Sua è la sontuosa progettazione degli arredi della carrozza del Treno Reale (1925), tutt'ora esistente. Nel 1931 progetta la teca per la Sacra Sindone nel Duomo di Torino e due anni dopo disegna il gonfalone dell'Università della stessa città. A lungo è docente presso l'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, ma anche presso la Scuola Superiore di Architettura ed altri istituti locali. Al 1909 si data una breve esperienza di insegnamento a Venezia, presso la Scuola d'Arte Applicata. Numerose le sue partecipazioni ad esposizioni nazionali (Esposizione della Romagna 1904, Sempione di Milano 1906, Biennale di Venezia 1921) e mostre artistiche, tra cui quelle della Francesco Francia (1913) per il concorso della nuova decorazione del Palazzo del Podestà di Bologna. Muore nel 1961. E' sepolto nel Cimitero Monumentale di Torino, Ottava Ampliazione campo D edicola 5 lato B.

Roberto Martorelli, 2023.