Salta al contenuto principale Skip to footer content

Cappelli | casa editrice

1914 | oggi

Schede

Licinio Cappelli (1864-1952), editore a Rocca San Casciano, capoluogo della Romagna toscana, dopo essere entrato in società con Luigi Beltrami per la conduzione della Libreria Fratelli Treves di via Farini, trasferisce nel 1914 a Bologna anche la sede della casa editrice, nonché gli uffici amministrativi e il magazzino.

In quell'anno ottiene il brevetto della Real Casa Savoia. Di lì a poco entra nella complessa vicenda della Zanichelli, rilevando per alcuni anni il marchio dell’editore carducciano. Tra le imprese editoriali di Cappelli vi sono: l'opera omnia di Alfredo Oriani, curata da Benito Mussolini, l'edizione critica di Leopardi e quella nazionale di Garibaldi, oltre che stampe di Vincenzo Cardarelli, Manara Valgimigli e Concetto Marchesi. Nel 1922 inaugura la collana Biblioteca di Studi sociali, diretta dal prof. Rodolfo Mondolfo (1877-1976), titolare della cattedra di storia della filosofia all'Università di Bologna e autore di importanti saggi. Anche nei primi anni del Regime la collana ospiterà saggi di autori antifascisti, come Gobetti, Turati, Salvemini, Labriola. Nel 1923 Italo Svevo pubblica a sue spese, presso lo Stabilimento Tipografico Licinio Cappelli di Rocca San Casciano, il romanzo La coscienza di Zeno. L'uscita del libro è accompagnata da un'anticipazione sul "Resto del Carlino". Sullo stesso giornale l'11 marzo 1926 Bino Binazzi scriverà una recensione dell'opera di Svevo, riconoscendone tra i primi la modernità letteraria. Cappelli acquisterà nello stesso 1926 la Libreria Scientifico Letteraria dei fratelli Treves, situata a Bologna in piazza Galvani, poco distante dalla più nota Zanichelli.

Durante il fascismo Licinio ricoprirà la carica di Podestà di Rocca San Casciano (1932-1938). Il figlio Carlo Alberto sarà sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna e dell'Arena di Verona. La libreria all'angolo tra piazza Galvani e via Farini sarà frequentata da Pier Paolo Pasolini negli anni bolognesi, assieme agli amici scrittori Sergio Telmon, Francesco Leonetti, Roberto Roversi, Giovanna Bemporad, Luciano Serra. Vi si incontreranno spesso anche gli scrittori antifascisti Renata Viganò e Antonio Meluschi. Nel 1954 nasce Dal soggetto al film, la prima delle collane cinematografiche dell'editore Cappelli, curata dal critico Renzo Renzi. Si propone di pubblicare i documenti che preparano e accompagnano la lavorazione di un film, in particolare la sceneggiatura. Celebrata come una delle migliori collane al mondo di documentazione cinematografica, ospiterà soprattutto volumi dedicati ai capolavori del cinema italiano, da Fellini a De Sica, da Antonioni a Visconti. Nel 2006 chiude la storica sede di vendita in via Farini.

In collaborazione con Cronologia di Bologna della Biblioteca Sala Borsa di Bologna.