Campitelli Luigi

Campitelli Luigi

[?] - notizie 1811 | 1820

Note sintetiche

Scheda

"In lui riluce la buona maniera del canto e la intelligenza perfetta della musica", ma se avesse "più forza comica, e più movimento d’azione, e avesse voce più accostante specialmente ne’ recitativi, il godimento sarebbe generale, benché a lode sua dee dirsi ch’egli coll’arte sa superare i difetti d’una pronuncia non felice" (Il Redattore del Reno 23 aprile 1811). Altri appunti gli venivano mossi sulla espressività: "Non so se alla freschezza degli anni egli aggiunga quell’espressione, quella vivacità, che destano tante sensazioni e senza delle quali l’illusione svanisce" (Il Redattore del Reno 11 giugno 1811). E ancora più crudamente da Mantova due anni dopo: "valentissimo della musica, ha una voce appannata e poche asprissime corde" (Il Giornale del Dipartimento del Reno 19 gennaio 1813). Fece comunque carriera, anche se agli elogi per l’abilità di cantante si accompagnava sempre la critica per l’insufficiente interpretazione, e ancora nel 1828 si scriveva: "sia pertanto lode all’egregio Campitelli che sa con la dolcezza e la maestria delle sue modulazioni far scomparire qualunque neo possa esservi nella illusione per il personaggio che rappresenta" (Teatri Arti e Letteratura 14 febbraio 1828). A Bologna tornò nel 1817, per cantare un Ciro in Babilonia di Rossini a casa del Cardinal Legato, e nel 1820, per un Edoardo e Cristina di Rossini al Contavalli (La Gazzetta di Bologna 24 marzo 1817; 18 settembre 1820; In scena, p. 302).

Testo tratto da 'Un mondo di musica: concerti alla Società del Casino nel primo Ottocento', a cura di Maria Chiara Mazzi, Bollettino del Museo del Risorgimento di Bologna, 2014.

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Documentario | Bologna nel Lungo Ottocento (1794 - 1914)
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Documentario - Bologna nel lungo Ottocento (1794 - 1914), 2008. La città felsinea dall'età napoleonica allo scoppio della Grande Guerra.