Calza Pio

Calza Pio

19 Gennaio 1847 - 31 Dicembre 1934

Note sintetiche

Scheda

Nasce a Medicina il 19 gennaio 1847 da Gaetano e Rosa Bignardi. Nel 1865 entra nel Regio Esercito, 4° Reggimento Bersaglieri, per poi frequentare la Scuola Militare di fanteria e cavalleria di Modena. Il 17 giugno del 1866 raggiunge il suo reggimento a Custoza dove pochi giorni dopo, il 24, si terrà la famosa battaglia contro l’esercito austroungarico. L’esperienza di quella battaglia dovette colpire la giovane mente di militare, infatti negli anni successivi continuò ad approfondire e analizzare le vicende di quella battaglia. Come sappiamo l’esercito italiano uscì sconfitto da Custoza e, forse proprio per riscattare quella sconfitta, Pio Calza volle capire e spiegare quali furono le cause di quell’esito infausto. Egli non dimenticò mai quella vicenda, tanto che alla veneranda età di settantasette anni pubblicò un libro dal titolo Nuove luci sugli eventi militari del 1866 in cui illustrò il proprio punto di vista sulla sconfitta di Custoza. Questa pubblicazione ebbe grande eco, in molti militari e personalità politiche la commentarono, sostenendo o mettendo in discussione le teorie esposte dal Calza.

Negli anni tra il 1867 e il 1868 svolge sevizio militare in Abruzzo dove partecipa alla repressione del brigantaggio locale. Da qui inizia una carriera militare di tutto rispetto che lo porterà a spostarsi per l’Italia, fino a raggiungere il grado di Generale come comandante della brigata Umbria. Il 25 gennaio 1885 sposò Eva Gandolfi, bolognese, appartenente a quella numerosa e fortunata famiglia di artisti che con gli avi Gaetano, Ubaldo e Democrito ebbe importanti esponenti della pittura bolognese della seconda metà Settecento. Da questo matrimonio nacquero tre femmine: Carmela, nata a Chieti nel 1886; Bianca, nata a Siena nel 1887 e Edvige, nata ad Ancona nel 1892. Nessuna delle tre contrasse matrimonio. Nel 1909 il generale Calza lasciò il Comando della Brigata Umbria per raggiunti limiti di età. Si trasferì a Bologna con la famiglia dove, dopo una breve periodo in cui assunse il comando della Divisione Militare di Bologna tra 1915 e 1916, si ritirò a vita privata. Mantenne i legami con il suo paese natale, dove, insieme alle figlie, trascorreva brevi periodi di villeggiatura. Anche nel corso della sua lunga vecchiaia Pio Calza continuò a seguire gli argomenti militari e scientifici di attualità, scrivendo sul Corriere della Sera, nella Rivista di fanteria e su Esercito e Marina. Aveva una passione anche per la geologia, con particolare interesse per i ghiacciai alpini. Morì a Bologna il 31 dicembre 1934 e, per sua espressa volontà, fu tumulato a Medicina, nella tomba di famiglia.

Enrico Caprara

testo tratto da 'Bianca Calza - L'ultima dei Gandolfi', Comune di Medicina, 2021.

Leggi tutto

Ha fatto parte di

Opere

Eventi

Luoghi

Persone

Multimedia
I Calza - una storia di famiglia
I Calza - una storia di famiglia

I Calza - una storia di famiglia. Comune di Medicina, 26 ottobre 2021. Con Enrico Caprara, Carlo Emilio Lerici, Francesca Bianco.

Documenti
Calza Pio - carteggio
Tipo: PDF Dimensione: 1.11 Mb

Pio Calza (1847 - 1934), due lettere rivolte al padre Gaetano, 1867/8. © Museo del Risorgimento di Bologna.

Calza Pio - documenti 01
Tipo: PDF Dimensione: 4.91 Mb

Pio Calza (1847 - 1934), documenti d'archivio. © Museo del Risorgimento di Bologna.

Calza Pio - documenti 02
Tipo: PDF Dimensione: 9.21 Mb

Pio Calza (1847 - 1934), documenti d'archivio relativi alla pubblicazione 'Nuova luce su gli eventi militari del 1866' (Custoza). © Museo del Risorgimento di Bologna.

Bianca Calza - L'ultima dei Gandolfi
Tipo: PDF Dimensione: 2.84 Mb

Bianca Calza - L'ultima dei Gandolfi. Catalogo della mostra, Museo civico di Medicina, ottobre - novembre 2021. © Comune di Medicina.

Grande Guerra nella città rossa (La)
Tipo: PDF Dimensione: 2.53 Mb

La Grande Guerra nella città rossa - Socialismo e reazione a Bologna dal 1914 al 1918. Testo di Nazario Sauro Onofri edito nel 1966 contenente una lettera autocritica di Pietro Nenni. Edizioni del Gallo, 1966.