Caffe' Roversi

Caffe' Roversi

Scheda

Alberto Roversi apre dal 1882 una torrefazione di caffè, importando direttamente dal Sudamerica. L'edificio è collocato ad angolo tra via Zamboni e via San Vitale, e più tardi ingentillisce la severa facciata, aprendo in stile liberty il Bar Venezuela. Il locale aveva "due vetrine, tre cristalli, quadri e diversi cartelli, il tutto, color legno noce, formante una decorazione complessa". Offriva "specialità in caffè crudi, torrefatti e liquidi", deposito di liquori, cioccolata, confetture e altre leccornie. In primavera apparecchiava i tavoli all'aperto, come il vicino Ristorante Due Torri. Al 1906 la ditta, tiene il porto franco a Genova, il magazzino generale a Bologna e la 'Casa a Caracas' viene gestita dall'ingegnere Julio Roversi.

L'edificio viene distrutto da un bombardamento durante la Seconda Guerra Mondiale, provocando anche la morte di alcuni dipendenti. L'arch. Giuseppe Mazzanti (1911-1987) progetta il nuovo palazzo Roversi, costruito tra il 1951 e il 1955 in polemica con la Soprintendenza ai Monumenti, contraria ad inserti in stile moderno nel tessuto antico del centro storico.

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Dito di Dio (Il)
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Il Dito di Dio - per il XIX Congresso nazionale cattolico, numero unico, Bologna, 12 novembre 1903, Litografia Padovani e C.

Strenna universitaria 1906 - 1907
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Strenna Universitaria a beneficio della Cassa studenti bisognosi della R. Università di Bologna, anno 1906 -1907', Bologna, Stabilimento Zamorani e Albertazzi. Collezione privata. © Museo Risorgimento Bologna | Certosa.

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