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Buonaccorso Buonaccorsi

1616 - 18 Aprile 1678

Scheda

ARMA: D'azzurro al leone d'oro.
Lo scudo è sormontato da un cappello cardinalizio con cordoni e fiocchi laterali.
Il cartiglio sottostante dice: BONACVRSIVS TIT. S.MÆ / IN SCALA C. BONACVRSIVS / 1675 (Cardinale Bonaccorso Bonaccorsi. Titolare di S. Maria in Scala. 1675).

Lo Spreti per i Bonaccorsi dà: D'azzurro alla tigre rampante moscata d'oro con la testa in maestà.

La famiglia Buonaccorsi era originaria di Montesanto, l'attuale Potenza Picena, e sembra che fosse un ramo dei Buonaccorsi di Firenze. Detto ramo si trasferì in Macerata nel 1496 ove fu ascritto al locale patriziato; un'altra branca si trasferì in Roma fin dal XIV sec. ove un Brancaccio Bonaccorsi fu Senatore di Roma nel 1379.
Simone di Filippo fu investito del titolo di conte da Clemente XI. Tra i suoi membri si contano Cavalieri di S. Stefano e di S. Giovanni, vescovi, capitani, podestà, gonfalonieri di giustizia e due cardinali: Bonaccorso nel 1669 e Simone nel 1671.

Buonaccorso Buonaccorsi nacque nel 1616 a Montesanto.
Laureatosi all'Università di Perugia entrò in prelatura diventando Referendario di Segnatura e Chierico di Camera.
Alessandro VII lo inviò per due volte con pieni poteri nelle province dello Stato Pontificio in cui infuriava la peste. Divenne poi presidente delle Armi e dell'Annona. Quando il Cardinale Chigi venne inviato in Francia come legato «a latere» presso Luigi XIV, il Bonaccorsi faceva parte del suo seguito.
Nel 1669 venne creato Cardinal Diacono con il titolo di S. Maria della Scala. Nominato Legato per le Romagne, non prese mai possesso della carica da cui si dimise. Accettò invece la legazione di Bologna nel 1673 e non nel 1675 come è scritto sul cartiglio, restandovi fino all'aprile del 1678.
Durante la sua legazione si dedicò con energia all'eliminazione del brigantaggio ma fu anche accusato dai bolognesi di ruberie.
Morì il 18 aprile del 1678 a Bologna e fu sepolto nella Basilica di Loreto