Buffa Vincenzo

Buffa Vincenzo

21 agosto 1920 - [?]

Note sintetiche

Occupazione: Sarto/a

Riconoscimenti

  • Partigiana/o (10 novembre 1944 - 21 aprile 1945)

Scheda

Vincenzo Buffa, da Salvatore - operaio nelle ferrovie, non iscritto al PNF, di idee socialiste - e Marianna Di Grazia, sarta; nato il 21 agosto 1920 a Palermo.
Dal 1931 residente a Bologna con la famiglia, trascorso un anno in seminario a Palermo, frequentò il ginnasio Malpighi e il liceo Minghetti.
Alla Crocetta, ove abitava, ebbe come compagni Luciano Lama, Silvano Armaroli , Dagoberto Degli Esposti, Irma Bandiera. Iscrittosi alla facoltà di medicina dell'università di Bologna nel 1938, si laureò nel 1944.
Data da quel periodo il suo deciso riavvicinamento agli ambienti cattolici, tramite la Federazione Universitaria Cattolica Italiana (FUCI).
Nell'organizzazione cattolica svolse attività sociale con la Conferenza di San Vincenzo universitaria e seguì le attività di studio insieme con i fratelli Ardigò, Samuele Andreucci, Luigi Cacciari, Michele Grifa, Paolo Lamma, i fratelli Rossini, Benigno Zaccagnini, Giuseppe Zannini.
Fu presidente del gruppo bolognese della FUCI dal 1942 al 1944. In tale veste, sospetto alla polizia - che perquisì nell'ottobre 1943 i locali della sede FUCI nel collegio San Luigi - partecipò nel novembre 1943 ad una delle prime riunioni volte alla fondazione della DC nella canonica della parrocchia di Santa Viola, ove erano presenti l'onato Fulvio Milani, Angelo Salizzoni, Achille Ardigò e il parroco don Aleardo Mazzoli.
In quel periodo, persa ogni residua speranza nelle parole di Mussolini fin dallo sbarco degli americani in Sicilia, operò per fornire rifugio e aiuto ai rastrellati, ricoverati spesso in conventi. Subì, inoltre, le percosse dei fascisti repubblicani.
Entrato, dopo la laurea, come assistente volontario nel reparto malattie infettive dell'ospedale Sant'Orsola, nel luglio 1944, si schierò, seguendo l'esempio del fratello Rodolfo, con la Resistenza.
Svolse una concreta attività a cominciare dal novembre 1944.
Operò su due piani: da un lato, fornì, con il collega Abate, materiale per le medicazioni ai partigiani; dall'altro, ricoverò e mantenne nel reparto infettivi molti resistenti e ricercati, anche per lunghi periodi.
I suoi contatti, dal punto di vista politico, furono sia con i cattolici, sia con gli azionisti. Come azionista, infatti, fece parte del CLN del Sant' Orsola, guidato dal prof. Armando Businco. Con la liberazione riprese la sua attività politica nella DC.
Riconosciuto patriota nel battaglione Mazzini della 6 a brigata Giacomo dal 10 novembre 1944 alla Liberazione. [A]

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